Vasco Regini ha detto no al Cagliari. Il difensore della Sampdoria si è tirato fuori dalla maxi trattativa imbastita tra il club sardo e i blucerchiati, risolta alla fine con il solo scambio Murru-Cigarini più conguaglio. Il rifiuto di Regini, a detta del suo procuratore Mario Giuffredi, sarebbe dovuto alla volontà del giocatore di restare alla Samp e aspettare un adeguamento di contratto.
Uno scenario francamente improbabile visto il clima ostile che si è creato a Genova intorno a lui. Non risale a molto tempo fa la polemica scatenata proprio dalla richiesta di adeguamento dell’ingaggio avanzata dal procuratore, cosa che ha acceso le ire dei tifosi doriani. In quella situazione il giocatore si era pubblicamente lamentato via social degli insulti ricevuti dai tifosi e delle promesse non mantenute dalla società, ribadendo che non si trattava di una questione economica. La frittata è ormai fatta e se a luglio non è ancora stato proposto l’adeguamento da parte della società, che lo ha invece tranquillamente inserito in una trattativa, pare assurdo che possa pensare di rimanere.
Alla luce di questo non è quindi credibile pensare che il rifiuto sia dovuto alla volontà di continuare a giocare per la Samp, oltretutto aspettando ancora un adeguamento dell’ingaggio. In ogni caso il Cagliari ha chiuso per Senna Miangue, un terzino sinistro di buona prospettiva su cui l’Inter non ha voluto tralasciare una clausola di recompra. Al belga il compito di farsi valere sulla fascia sinistra rossoblù, mentre Regini può restare a Genova in attesa del suo tanto agognato adeguamento.