75 presenze e 5 gol con la maglia del Cagliari nei mitici anni Ottanta. Allenatore degli Allievi e della primavera rossoblù negli anni Novanta, a cavallo tra le proprietà Orrù e Cellino. Finita l’avventura in Sardegna Carlo Osellame si accasa a Treviso, dove cura la primavera. Lì si incrociano la sua strada e quella di Marco Borriello, di cui parla dalle pagine de L’Unione Sarda.
“Non l’ho scoperto: semmai gli ho cambiato il ruolo nella Primavera del Treviso. Lui alle giovanili del Milan era un esterno sinistro di centrocampo. Idem quando arrivò da noi. […] Con il 4-4-2 agiva sull’esterno: aveva un buon tiro ma, da quella posizione, la porta la inquadrava poco”. Osellame loda il professionismo di Borriello e lo invita a rimanere nell’isola: “Col Genoa e a Cagliari era ed è la punta di diamante. A Milano e Roma non era l’unico”.
L’affetto verso la Sardegna non è mai mancato per il centrocampista di Montebelluna. Tanti sono i ricordi che lo legano a questa terra e allo stadio che presto verrà demolito. Ma come sarebbe Borriello nel suo Cagliari? “È un mix tra le abilità nel creare spazi di Gigi Piras e l’opportunismo di Selvaggi“.