L’allenatore del Cagliari ha parlato alla piattaforma satellitare a 360 gradi in occasione del giorno del suo sessantesimo compleanno

Walter Zenga è stato intervistato da Sky Sport in occasione del suo sessantesimo compleanno. Si è parlato della sua vita da calciatore e ovviamente anche del Cagliari.

VOGLIA DI TORNARE. “Mi piacerebbe tornare in campo perchè significa che le cose vadano in modo differente rispetto ad oggi. Nessuno avrebbe problemi a giocare in estate. Noi siamo a disposizione per terminare la stagione anche se dovremo giocare ogni tre giorni“.

NO STRESS. “Non stresso più di tanto i miei calciatori. In questo periodo preferisco lasciar gestire la propria vita in modo sereno. Li sento circa una volta a settimana“.

PALLE INATTIVE. “Gianni Vio l’ho conosciuto nel 2005 quando ero a Belgrado. L’ho portato a Catania per le sue qualità. Ci darà una grossa a mano sulle palle inattive. Per seguirmi ha rinunciato al suo posto in banca“.

BELLO ESSERE RICORDATI. “Trovo molto gratificante essere ricordato ancora oggi nonostante abbia smesso di giocare in Italia nel 1997“.

LE AMICIZIE. “Le amicizie che pesano di più sono quelle che ho stretto con i miei avversari. Parlo di Maldini, Mancini, Vialli ecc. Ti guardavi in cagnesco ma dopo la gara finiva tutto“.

FESTA DELLA SARDEGNA. “Ho sempre allenato in posti di mare, oggi peraltro è la festa della Sardegna. Ho allenato qui pochi giorni ma sono già soddisfatto di come stiamo lavorando in questo periodo di stop“.

CROTONE-CAGLIARI. “Anche Tagliavento ammise l’errore, che rimane. Ma nulla di personale contro il Cagliari. Poteva essere qualsiasi altro club”.

IL RUOLO DEL PORTIERE. “La sicurezza è un aspetto fondamentale. Io sono diventato titolare nell’Inter a ventitrè anni. Oggi è diverso, penso a Donnarumma che non viene nemmeno considerato come giovane. Qualche anno fa mi avevano impressionato dal vivo Meret e Cragno ma penso che quello che mi somiglia di più sia Perin“.