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Cagliari, buona la prima. Ma ora si fa sul serio

Dopo la vittoria in Coppa Italia, il Cagliari si prepara all’esordio in Serie A. Dove dovrà confermare quanto di buono fatto vedere nel precampionato.

PRECAMPIONATO. Dopo la buona riuscita delle prove generali, il Cagliari non ha steccato la prima ufficiale. Il precampionato aveva già regalato qualche stralcio di bel calcio. Palla a terra, squadra corta, giropalla quando serve e contropiede all’occorrenza. Ma soprattutto buon palleggio a centrocampo e squadra in propensione offensiva in fase d’attacco, al servizio dei centravanti.

CONTRO IL PALERMO. Così è stato durante tutte le amichevoli estive, specie nelle ultime, in cui la rosa aveva già assimilato i principi di gioco di Maran. E così è stato anche contro il Palermo. E non è un caso che i primi gol ufficiali della stagione, quelli in Coppa Italia, li abbia segnati proprio il centravanti Pavoletti. E proprio, al contrario di quanto successo in 12 delle 13 reti del bomber livornese nella scorsa stagione, utilizzando i piedi piuttosto che il colpo di testa.

I SINGOLI. La squadra c’è e sta rispondendo bene alle sollecitazioni di mister Maran. Castro dà tanta qualità a centrocampo. Cigarini preciso e non sprecone in regia. Barella è sempre in crescita. Ceppitelli-Romagna quasi un muro, intaccato solo dal rigore di Nestorovski causato dal fallo di mano di Lykogiannis. Un’ingenuità del greco, che poi si è riscattato con il lancio per il raddoppio di Pavoletti (gli assist di Lyko e Faragò sono una delle carte “di riserva” a disposizione di Maran). E la speranza per quest’anno è di ritrovare anche giocatori che sembravano spariti dai radar, come SauIonita e Pisacane, che sembrano giocatori adatti a farsi trovare pronti quando serve. Con Cerri e Bradaric che ancora devono mettere in mostra le loro qualità.

ORA SI FA SUL SERIO. Meno lanci lunghi. Più possesso palla e maggiore ricerca di equilibrio tra fase offensiva e difensiva. Non ci sono più i cross a vuoto dei terzini e le possibili spizzate di Pavoloso a trenta metri dalla porta. Il Cagliari 2018/2019 ha un altro spirito, un altro modulo e un altro gioco. Ed è pronto per l’appuntamento più importante. La prima in Serie A, di fronte al grande pubblico. Per non deluderne le aspettative.

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