Tre anni e mezzo di Cagliari, tra gioie e dolori, come scrive oggi La Nuova Sardegna. Giocate fantastiche, “brasiliane”, spesso importanti. Alternate a errori clamorosi davanti alla porta. Un giocatore decisivo per i rossoblù, Diego Farias, ma troppo discontinuo. Ecco perché López ha finito per preferirgli Joao Pedro. Ed ecco perché, subito dopo, si sono rimbalzate le voci su un suo possibile addio, direzione Verona o Benevento.
Nessuna conferma dal sua procuratore, Mariano Grimaldi. Il suo contratto scadrà tra tre anni, nel 2021. E se è vero che nel calcio tutto può cambiare, perdere un giocatore talentuoso come Farias, specie in un reparto così povero sia di quantità che di qualità come quello offensivo, sembrerebbe strano e poco sensato, oltre che deleterio.
Dimostrazione ne sua la gara contro l’Atalanta. Non c’è Joao ed è lui, l’altro brasiliano, la prima riserva. Ottima gara e assist per il secondo gol di Padoin. Con tanto di conferma in vista per la gara contro la Juventus (JP è ancora squalificato, Sau non al top della condizione). Farias ora potrebbe essere quel titolare ritrovato di cui il Cagliari aveva bisogno in attacco. Poi, a giugno, sarà tutto un altro discorso.