È l’indiscrezione riportata oggi da L’Unione Sarda: il tecnico toscano sarebbe stato licenziato per le azioni e i comportamenti contro lo spogliatoio e Giulini
Emergono particolari clamorosi dopo l’allontanamento di Walter Mazzarri come allenatore del Cagliari. Il tecnico toscano sarebbe stato licenziato e non esonerato: la differenza è sostanziale, perché nel primo caso non avrebbe diritto al restante stipendio che dovrebbe percepire invece in caso di esonero, fino alla naturale scadenza del suo contratto, ovvero il 30 giugno 2024. Circa 1,2 milioni di euro netti a stagione, con la penale prevista in caso di esonero e controfirmata dal Cagliari all’atto della sua assunzione, che sembrerebbe essere di circa 2 milioni. Al netto delle tasse, quindi, un costo aziendale praticamente da raddoppiare. Una montagna di soldi, che con l’atto del licenziamento (se questo dovesse essere confermato) la società punta ovviamente a non dover scalare.
Ma perché il licenziamento? Parrebbe dovuto a degli insulti verso la squadra (“Spogliatoio di vermi”) ma anche nei confronti del presidente. In tutto ciò, spifferi gelati che provenivano dallo spogliatoio, con voci insistenti di rapporti ad alta tensione fra staff tecnico e giocatori, e gelo o quasi tra i vertici del club e l’allenatore. Tutto questo, comunque, potrà essere appurato soltanto in seguito, attraverso le carte ufficiali e a quella che si preannuncia una lunga battaglia legale.