Il professor Gaetano Thiene, esperto di morti cardiache e perito del caso Astori, ha spiegato al Corriere della Sera il salvataggio del danese
SALVATO. “Eriksen era già alle porte dell’aldilà, la fibrillazione ventricolare è l’anticamera della morte. E invece il miracolo questa volta è avvenuto, gli hanno salvato la vita, la sua è stata una morte improvvisa abortita“. Così il professor Gaetano Thiene, esperto di morte cardiaca improvvisa negli atleti, ha parlato al Corriere della Sera sul caso che ha colpito il centrocampista danese dell’Inter. “Andrebbero premiati tutti quanti – ha detto ancora il perito del caso Astori – Dal compagno di squadra Kjaer, che ha avuto la prontezza di riaprirgli le vie aeree superiori, ai medici che gli hanno praticato il massaggio cardiaco perché il cuore potesse pompare. E poi a quelli che hanno usato il defibrillatore. Il defibrillatore è stata una grandissima invenzione, è un salvavita. Se l’hanno usato vuol dire che era in corso una fibrillazione ventricolare, il ragazzo ha perso coscienza, non poteva essere una sincope banale, fosse stato così si sarebbe presto rialzato”.