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Messi: “Costretto a restare”. La pulce ha un prezzo, il mito no

Dopo l’intervista rilasciata al portale Goal.com, le parole dell’asso argentino dividono il mondo del calcio

BRUTTA FIGURA. Escono male tutti: il Barcellona, il presidente Bartomeu e pure Lionel Messi. Sì, perché il fenomeno argentino con l’intervista al portale Goal.com non le ha certo mandate a dire al proprio datore di lavoro, ma nell’attaccare il numero uno blaugrana ha anche palesato la sua fragilità. Sono costretto a rimanere qui, non farei mai causa al club della mia vita – ha detto la pulce – Bartomeu non ha mantenuto la parola, alla società ho detto per tutto l’anno che volevo andare via. Insomma, Messi resta perché nessuno può pagare i 700 milioni di clausola.

MAI COME LUI. “Da tempo non c’è un progetto, non c’è nulla” ha proseguito il dieci del Barca. E qui c’è la grande differenza con chi la maglia l’ha amata a prescindere e di lasciare la squadra in difficoltà non ne ha mai voluto sapere. Perché puoi segnare settecento, ottocento, mille gol in carriera, ma se l’affetto per la maglia e per la città non è incondizionato allora sull’Olimpo non ci puoi stare. E il paragone con Gigi Riva è impietoso, perché quando si tratta di fedeltà nella buona e nella cattiva sorte il mostro sacro è lui, simbolo del calcio senza prezzo ormai lontano. Rombo di Tuono che mai si è sentito costretto a rimanere, eppure nessuna clausola lo bloccava, il contratto non era blindato. Riva che mai ha messo i trofei davanti alla riconoscenza per una terra che lo ha adottato.

LA PULCE E I GIGANTI. Messi scontento; Messi triste; Messi che vuole tornare a vincere, ma per sé. La pulce esce male da questa diatriba e nonostante i gol e il palmarès appare troppo piccolo confronto a chi su una maglia ha costruito la propria esistenza. C’è chi come Del Piero ha seguito la squadra in Serie B e l’ha riportata ai vertici, c’è Maldini che tra alti e bassi ha sempre condotto la squadra a risollevarsi, c’è Zanetti che non ha mai mollato fino a raggiungere uno storico triplete, c’è Totti che forse via dalla Roma si sarebbe portato a casa un Pallone d’Oro. Messi probabilmente passerà alla storia come il giocatore più forte di sempre, ma il calcio, si sa, è molto più grande di una pulce.

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