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Personalità a San Siro: ecco come è arrivato il 2-2 del Cagliari in casa dell’Inter

Due volte sotto nel punteggio i rossoblù non si sono scomposti e hanno giocato la loro partita sfiorando anche la clamorosa vittoria

Il pareggio del Cagliari in casa dell’Inter ieri sera, ha un valore rilevante. Perchè, dopo la vittoria con l’Atalanta, la classifica in chiave salvezza si è ulteriormente mossa. 31 punti, sempre più 4 sul terz’ultimo posto, occupato dal Frosinone terzultimo con 27, a pari merito con l’Hellas Verona impegnato stasera a Bergamo. Pensare che, esattamente due settimane fa (dopo il pareggio casalingo nello scontro diretto con i veneti) c’era preoccupazione in vista di tre gare di fuoco con Atalanta, Inter e Juventus. E invece al termine del confronto di San Siro, sono arrivati ben 4 punti. Sicuramente tanta roba soprattutto inaspettati.

IL MATCH. Ranieri oppone alla capolista il modulo 3-5-2, con Di Pardo e Jankto prendono il posto degli squalificati Deiola e Nandez, dietro Luvumbo e Shomurodov coppia d’attacco. Indisponibile dell’ultimora quella dell’ex Oristanio causa tonsillite. Inzaghi opta per qualche cambio rispetto alla vittoriosa gara di Udine. Come ci aspettava è la squadra di casa fa la partita, con i rossoblù che puntano sulla velocità di Luvumbo per attaccare gli spazi. Un suo un affondo fa partire un sinistro giro-palla, che esce d’un soffio. Thuram, che non segnava da febbraio, torna al gol sbloccando l’incontro al termine di una circolazione ottima della sfera, da parte di Sanchez. Sembra in serata Luvumbo, che ci prova a tirare senza paura. Ranieri non è contento dei suoi e chiede a Prati di essere pronto a entrare al posto di Jankto, che ovviamente non la prende bene. Un cambio dopo appena 28’ è una notizia per il tecnico che (spesso azzeccandoli) aspetta la parte finale del match. Il cambio sembra aver dato più spinta ai rossoblù, che continuano ad essere propositivi in particolare verso la parte finale della prima frazione.

L’Inter non abbassa il ritmo neanche a inizio ripresa, ma il Cagliari mantiene l’equilibrio e, da un taglio di Luvumbo, Shomorodov non sbaglia e infila Sommer, nonostante il portiere avesse toccato, con un destro vincente al volo. Il pareggio parte da lontano, ovvero dall’equilibrio fin dalla difesa. Sul braccio largo, in tentativo di avvitamento, Mina commette fallo e dagli undici metri si presenta Calhanoglu che insacca, nonostante Scuffet avesse intuito il tiro. Ranieri fa entrare Viola, Zappa e Lapadula, attuando una mini rivoluzione per arrivare al pareggio. Che, sulla dormita a dir poco colossale della difesa di casa, impatta con Viola. Poco dopo, imbeccatao da Lapadula, l’uomo del gol vittoria di una settimana fa contro l’Atalanta sfiora il raddoppio, cosa che accade anche in pieno recupero. Al fischio finale grande festa dei tifosi, presenti in oltre 1.300 sugli spalti. E ora l’appettito vien mangiando. La Juventus di scena venerdì alle 20.45 alla Unipol Domus, è avvisata.

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