Un Cagliari compatto, concentrato, mai domo riesce a strappare un punto sul campo dei campioni d’Italia virtuali dell’Inter. Una gara giocata alla perfezione dagli uomini di Ranieri, sempre attenti a non concedere troppo campo a quelli di Inzaghi. E alla fine Viola sfiora pure il colpaccio.
PRIMO TEMPO. La sensazione è che al primo strappo l’Inter possa spaccare in due la gara. Dopo alcuni tentativi, ci riesce con la rete siglata da Thuram al 12′, lasciato un po’ troppo solo dalla difesa rossoblù schierata a tre. Eppure il Cagliari non sfigura, tutt’altro. I rossoblù rispondono colpo su colpo e tengono sufficientemente alta la linea del baricentro senza subire a oltranza come già capitato in tante altre occasioni con squadre di rango superiore. Luvumbo ci prova, Shomurodov pure. Stupisce, ma non troppo, la sostituzione al 30′ di Jankto: per Ranieri dalle sue parti non stava andando troppo bene. Entra Prati, e il piglio sembra subito quello giusto. La prima frazione di gioco si chiude senza ulteriori sussulti.
SECONDO TEMPO. Il Cagliari rientra in campo convinto di poter fare bene, e ci riesce. Al 60′ la rete di Shomurodov è di quelle che esaltano, messa a segno dopo una bella azione corale. La gioia dura appena dieci minuti, perché un braccio involontario in area di Mina regala il nuovo vantaggio nerazzurro con la rete su rigore di Calhanoglu. L’Inter potrebbe dilagare, ma i rossoblù non si scompongono, ed è questa la vera bella notizia. Passano altri nove minuti e il neo entrato Viola infila Sommer: è il clamoroso 2-2. Nei minuti di recupero lo stesso Viola sfiora di testa il gol del ko, ma già così è il risultato che tutti i tifosi rossoblù speravano di agguantare. Avanti così.