CAGLIARI E VERONA. Il grande Domingo, ovvero Angelo Domenghini, lasciò Cagliari dopo la peggiore delle sue quattro annate in Sardegna. Promesso al Mantova, non accettò il trasferimento a novembre ’72. Fu escluso momentaneamente dalla squadra, poi la situazione si ricompose e disputò alla fine 17 partite. Da sottolineare come gli anni 1972 e 1973 avessero visto il calciatore coinvolto nella vicenda dei cosiddetti “balletti rosa”, e tutto questo contribuì a minare l’ultima parte dell’esperienza nell’Isola: Domenghini fu infine assolto. Passò poi alla Roma e, a 33 anni, scese per la prima volta in carriera nel campionato cadetto: al Verona, prossimo avversario rossoblù.
ESPERIENZA DA DIMENTICARE. Aveva contribuito alla promozione in A degli scaligeri – 28 presenze e 3 reti – poi subito retrocessi. Sulla stampa trovarono spazio i guai da infermeria – per i quali Domenghini dichiarò di non essere stato sostenuto adeguatamente dal club – e polemiche con il presidente Garonzi. Il “messicano” avrebbe trovato infine un ultimo ingaggio in Serie A nel 1976 a Foggia, ormai sul viale del tramonto.