“Il primo anno di A con il Cagliari? Quello è stato l’anno più bello per me. Venivo da tre anni di B con il Cagliari dove avevo fatto sempre bene e già la prima partita, dove avevo fatto gol, ha dato il via libera a un’annata eccezionale”.
“Arrivare in Nazionale è il massimo. Per me è stato l’apice della carriera, è il massimo. Se ci sono arrivato è perché me lo sono guadagnato, sono stato ripagato dei sacrifici. Avevo fatto tutte le qualificazioni ai Mondiali, era una Nazionale di grandi campioni. Rammarico per il 2006? Ci credevo, perché ero nei 28 prima dei 23 convocati definitivi, poi però sai di essere rimasto fuori perché c’erano campioni veri e io giocavo in una piccola come il Cagliari”.
“Riva? Alla prima convocazione in Nazionale mi chiamò Gigi Riva. Io quella domenica fui espulso contro il Brescia, l’unica espulsione in carriera. Ero in macchina e mi arriva una chiamata da un numero sconosciuto, rispondo e mi dice: “Ciao Mauro sono Gigi Riva”. Pensavo a uno scherzo. Invece era lui che mi diceva che alle 8 di mattina dovevamo partire a Coverciano. Era una grandissima persona, per due anni ho viaggiato con lui per andare a Coverciano e mi ha dato tanti consigli”.