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Errori tecnici da dilettanti e marcature allegre, l’allenatore non può arrivare su tutto

Ranieri non può essere colpevole dei tanti errori sul campo commessi dai singoli giocatori

Sbagliato schierarsi con i cinque dietro? Può essere. Sbagliate le scelte sull’undici iniziale? Può essere. Sbagliati i cambi? Può essere. Quello che invece resta senza alcun dubbio sono gli errori tecnici marchiani dei giocatori scesi in campo. Perché le puoi provare tutte in allenamento, ma alla fine in campo scendono i calciatori. E se questi si dimenticano costantemente le marcature sui calci piazzati o sbagliano un passaggio rasoterra a quattro metri dal compagno, allora in panchina puoi avere pure Guardiola, Klopp, Liedholm, Herrera, che le partite le perderai sempre.

Ovvio che quando le cose non funzionano c’è sempre una parte di responsabilità per chi guida la squadra. Anche se ti chiami Claudio Ranieri e hai vinto una Premier con il Leicester, hai riportato il Cagliari in Serie A e all’Olimpico ti dedicano cori e striscioni. Ma poi c’è il rettangolo verde, quello in cui corrono e si muovono i calciatori, che alla fine della fiera sono quelli che devono fare i gol ed evitare di prenderli.

Perché un allenatore può lavorare su tutto in settimana, ma poi ogni piano viene stracciato se dopo 50 secondi Petagna si fa sorprendere sul primo palo che doveva presidiare, mentre Scuffet e Mina dormono nell’area piccola al contrario di Pellegrini che sta in mezzo a loro. E che dire del secondo gol, dove Zappa si fa infilare da un tunnel imbarazzante mentre Prati si perde Pellegrini che serve l’assist?

Nel frattempo si possono ammirare vari stop sbagliati, passaggi molli, cambi di gioco alla viva il parroco e, come se non bastasse, pure arbitro e Var a consegnare il terzo gol ai giallorossi per un fallo di mano che conferma l’annata sempre più disastrosa dei direttori di gara italiani. Chiude il gol di Huijsen che stacca di testa indisturbato, manco fosse l’ultima azione della partitella di fine allenamento.

Ma davvero vogliamo mettere in croce un allenatore a cui tutta Cagliari deve tantissimo senza pesare le responsabilità di una rosa che sta palesando lacune tecniche pazzesche? Ranieri è l’unica certezza di questa squadra, aggrappiamoci a questo.

 

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