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Il Cagliari saluta la Coppa Italia per propri demeriti ancora una volta evidenti in stagione

Milan già superiore sulla carta, agevolato dagli errori di Jankto, Hatzidiakos e Radunovic, che conferma di attraversare un momentaccio

Le luci a San Siro non sono per il Cagliari. Che in campionato ci deve ancora giocare due volte in stagione, ma che ieri sera è uscito di scena dalla Coppa Italia, sconfitto 4-1 dal Milan che si qualifica così agli ottavi, ancora una volta fatali al club sardo.

OCCASIONE PER ALCUNI NON SFRUTTATA. Ranieri rispolvera Radunovic titolare tra i pali e il rientrante da un’infortunio Di Pardo tra i difensori, mentre Makoumbou (out per squalifica in campionato e tra gli 11 di partenza. In avanti riecco Mancosu dietro Petagna e Luvumbo che, dopo la partita, raggiungerà la nazionale dell’Angola per l’imminente Coppa D’Africa. Subito personalità dei rossoblù, con Mirante (intervento strepitoso) che dice no al colpo di testa scagliato da Petagna. Radunovic non è da meno su Jovic. Bell’avvio, da parte di entrambe. Il Cagliari gioca con intelligenza e senza timore reverenziale, come è giusto che sia.

Al primo vero affondo Jovic profitta di un errore di Hatzidiakos e insacca la sfera dopo averla stoppata, prima del tiro, col destro. Dopo aver accusato il colpo per lo svantaggio in chiusura di frazione gli isolani si fanno rivedere, ma un errore di Radunovic, consente a Jovic di raddoppiare. Continua il momentaccio del portiere serbo, purtroppo per recidivo in stagione col Milan, che ha perso il ruolo di primo portiere in campionato a favore di Scuffet.

Di fatto il match è già archiviato per i rossoneri e la ripresa (col i padroni di casa sul 3-0 al 5’) serve a Ranieri, che resta un grande valore aggiunto, per studiare ancora una volta cosa potrebbe arrivare dal mercato di gennaio appena iniziato, per centrare l’obiettivo imprescindibile della salvezza, con 20 gare ancora da giocare da sabato a fine maggio. Il gol di Azzi non può mitigare l’amarezza, anche per il definitivo 4-1 realizzato da Jankto, Hatzidiakos, Radunovic. Da segnalare una mezz’ora concessa a Pereiro, di fatto oggetto non identificato (o equivoco tattico in campo se preferite) fin dal suo arrivo al Cagliari a gennaio 2020, bocciato dai vari tecnici che lo hanno allenato da Maran e Ranieri, passando per Zenga, Di Francesco, Semplici, Mazzarri e Liverani.

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