Il calciomercato invernale non ammetterà errori da parte del ds Nereo Bonato. Il dirigente che poco più di un anno fa rilevò la scomoda posizione di Stefano Capozucca è ora nel mirino della critica per le deludenti prestazioni degli acquisti estivi. L’ultima sconfitta per 4-1 contro il Milan in Coppa Italia è stata percepita dalla piazza come una pietra tombale sulle scelte di qualche mese fa, con Ranieri che continua ad ottenere il meglio soprattutto da giocatori protagonisti nella scorsa Serie B.
Dal redivivo Viola alla coppia di centrali Dossena-Goldaniga, per proseguire con la centralità di Makoumbou, fino agli attaccanti Luvumbo e Pavoletti. Gli unici nuovi innesti che sembrano aver portato qualcosa alla causa sono Scuffet, Augello e Prati, più Oristanio che però resta un uomo Inter. Per il resto è netta la bocciatura di Wieteska e Hatzidiakos (7 milioni di euro in due), l’inaffidabilità di Shomurodov, la sterilità sotto porta di Petagna, l’inconsistenza di Jankto e la luce a intermittenza del giovane Sulemana.
In soldoni, se si escludono gli stipendi, si parla di circa 13-14 milioni di euro che fin qui non hanno prodotto risultati. Che ci volesse tempo per l’inserimento di alcuni era da mettere in conto, ma che a gennaio il 60% della campagna acquisti estiva fosse così indietro non era stato preventivato dalla società.
Ora Bonato deve ricominciare quasi da capo, con meno budget e ancora più fantasia. Il presidente Giulini ha già dimostrato in passato il suo sguardo severo verso l’operato dei direttori sportivi e questa volta non sarà diverso. C’è un mese per correggere la rosa, poi sarà il campo l’unico giudice del lavoro svolto.