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Cagliari, espulsione di Makoumbou e disorganizzazione sul gol subito: che regalo all’Hellas!

Tra il sesto e l’ottavo minuto della ripresa i rossoblù perdono una gara che avevano ampiamente sotto controllo. Nel finale arriva anche il 2-0

Una gara persa che si doveva vincere. Un brutto ko per il Cagliari pesante come un macigno subito contro un Hellas Verona, tutt’altro che superiore ai rossoblù. I veneti, che non vincevano dal 26 agosto scorso (2-1 alla Roma) centrano i tre punti e sorpassano Prati e compagni in classifica, facendo passare il Natale da terzultimi al Casteddu.

L’AVVIO DEL MATCH. Ranieri dispone la squadra con la difesa a tre e propone un centrocampo a quattro con Viola trequartista in appoggio a Oristanio e Pavoletti. Che la partita, nonostante non si sia neanche a metà campionato, lo si capisce dalla classifica delle due contendenti e dal fatto che l’AIA abbia designato Orsato alla direzione arbitrale. I rossoblù si fanno subito pericolosi con Pavoletti che imbecca Nandez, che però grazia Monitpò. La squadra di casa cerca la tranquillità (per i giorni travagliati che sta vivendo) nel possesso palla, ma ancora una volta si salva quando Prati centra il palo.

Sfiorato poco dopo, sul gran pallone servito da Viola, ancora da Nandez. I rossoblù danno la netta impressione di essere decisamente più squadra, confermata anche dalla difficoltà che hanno gli scaligeri, comunque ben controllati in area. Dal fazzoletto iniziale si assiste a squadre decisamente allungate col passare dei minuti, ma col Cagliari che è continuamente fastidioso in area avversaria con azioni che con palla da fermo. Quando chiamato in causa, Scuffet risponde presente. Goldaniga va a segno, ma tutto vano per fuorigioco. Davvero una questione di millimetri, che porta le due squadre nel tunnel degli spogliatoi all’intervallo sullo 0-0.

LA SVOLTA NEGATIVA. Il metro di giudizio utilizzato da Orsato, è far giocare anche il direttore di gara (a lungo il migliore al mondo) qualche errore lo commette. Come il Cagliari del resto. Makoumbou, già ammonito, commette un’ingenuità (purtroppo non la prima volta per lui) lascia la squadra in dieci praticamente per tutto il secondo tempo. Che regalo ad un Hellas, che un attimo dopo con Ngonge va in vantaggio sfruttando la disorganizzazione isolana. E così la squadra di Baroni ringrazia della troppa grazia concessa. Ranieri toglie un nervoso Viola, oltre Augello, e inserisce l’ex Sulemana e Luvumbo per riprendere la gara. Nonostante l’inferiorità numerica, le occasioni per pareggiare non mancano, purtroppo anche le imprecisioni in area veneta. Che, per portare in porto la sfida si affida al giro palla. Azzi, Zappa e Lapadula sono altre chance da giocare nel finale di partita, cercando di opporsi all’uomo in meno. Mosse dalla panchina che non riescono come altre volte, con Scuffet che tiene ancora in partita il Cagliari fino al 2-0 di Djuric al 45’, che vuole dire game over sul match.

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