Game over allo stadio Marco Antonio Bentegodi. L’Hellas, grazie alle reti di Ngonge e Djuric, manda al tappeto i rossoblù

Luca Zanda, inviato a Verona

SCUFFET: VOTO 6,5. Risponde presente quando – al minuto 8 – è chiamato in causa da Suslov. Forse poteva fare qualcosa in più sul gol dell’1-0 veronese ma il tiro di Ngonge è da cecchino. Nel finale si rende protagonista di una super parata su Djuric

GOLDANIGA: VOTO 6. Un urlo di gioia strozzato dal momento che il suo gol viene annullato per offside

DALL’85°: LAPADULA: SV

DOSSENA: VOTO 6,5. Annulla Henry tanto che Baroni è costretto a sostituire l’ex Venezia dopo appena 45 minuti. Con Djuric è più complicato ma tiene comunque botta

HATZIDIAKOS: VOTO 5. Inizialmente meglio rispetto alla sua ultima da titolare contro la Lazio ma quando Ngonge si sposta sulla destra sono dolori

DAL 77° AZZI: SV

NANDEZ: VOTO 6. Bel duello con Saponara, in cui El Leon non tira mai indietro la gamba

PRATI: VOTO 5,5. Un gran tiro, stampatosi sul palo, non gli permette di sbloccare il punteggio. Oggi meno brillante in mediana

MAKOUMBOU: VOTO 4. La prima ammonizione è ingenua, la seconda ancora di più

AUGELLO: VOTO 5,5. Nel primo tempo spinge parecchio sulla fascia salvo poi calare quando è costretto a prestare maggior attenzione a Ngonge

DAL 59′ LUVUMBO: VOTO 5,5. Prima a sinistra, poi a destra. L’obiettivo è uno soltanto: mettere in mezzo palloni utili per Pavoletti. Risultato? Molto modesto

VIOLA: VOTO 6. Pressing asfissiante sui centrocapisti dell’Hellas e tanta qualità tra cui una rovesciata che apre il gioco alla perfezione

DAL 59° SULEMANA: VOTO 5. Fa il suo ingresso in campo post espulsione di Makoumbou senza tuttavia incidere dinnanzi al suo ex pubblico

ORISTANIO: VOTO 6,5. Belle giocate, specialmente nel primo tempo quando crea imbarazzo a Hien

DAL 77° ZAPPA: SV

PAVOLETTI. VOTO 5,5. Tantissimo impegno, ma mai pericoloso

RANIERI: VOTO 5,5. La partita è ben preparata ma l’espulsione di Makoumbou, che probabilmente poteva essere sostituito anzitempo visto il suo nervosismo e i tanti palloni sbagliati, scompiglia i piani del tecnico romano