La Lazio si prende i tre punti con qualche patema finale di troppo, il Cagliari invece gli applausi soprattutto per l’atteggiamento avuto nella ripresa. Purtroppo l’approccio di inizio gara e il restare in dieci per lunga parte della partita, hanno pesato come un macigno sulla sconfitta.
ERRORI DECISIVI. Ranieri schiera una squadra offensiva, con Azzi, Viola a centrocampo e Petagna e Lapadula in avanti, ma dopo 8’ va sotto con Lazzari che aggancia il pallone dal taglio centrale di Pedro e batte Scuffet. Inizio in salita per i rossoblù, i quali soffrono l’inizio intenso dei padroni di casa, oltre il chiaro errore in retroguardia di Hatzidiakos, positivo invece domenica scorsa col Monza, anche ammonito in meno di un quarto d’ora. Scossa dalla marcatura, la squadra rossoblù cerca una reazione, alzando il baricentro e creando pressione verso la porta difesa da Provedel, con i padroni di casa che agiscono in ripartenza. La partita si complica per l’espulsione Makoumbou ammonito dall’arbitro, poi espulso richiamato dal Var, per fallo giudicato da ultimo uomo (e chiara occasione da gol), su Guendouzi. Obbligato l’esordio di Sullemana per Hatzidoakos, mentre Luvumbo rileva Lapadula, con modulo che dal 4-3-1-2 passa al 4-4-1, andando al riposo col minimo scarto.
UN BEL SECONDO TEMPO NON BASTA. Sotto di un gol, con l’uomo in meno, la squadra isolana cerca di impattare la contesa. Non è cosa facile, dopo l’avvio e la prima parte della precedenza frazione a dir poco complicata. Dopo il brivido Immobile, vicino al raddoppio, la gara resta comunque in bilico. Oristanio, che ha rilevato Viola è tra gli uomini deputati a dare la scossa, contro una Lazio non certo presa dalla foga di raddoppiare che non arriva anche per un intervento (non il primo del match) di Scuffet. Sarri non è contento dell’atteggiamento dei suoi, mentre Ranieri apprezza la volontà messa in campo e chiede un ultimo sforzo ai suoi. Pavoletti entra e Provedel gli nega il gol. Nel finale è un assedio, ma il pareggio purtroppo, non arriva.