“Nelle partitelle che facciamo qui non mi interessa la squadra che vince, mi interessa vedere come esce dal campo quella che perde”. In questa frase pronunciata in conferenza stampa oggi da Claudio Ranieri c’è tutta la filosofia dell’allenatore romano. Parole che dicono molto sulla mentalità che il tecnico ha portato in casa Cagliari dal suo arrivo e che sono confermate dai fatti.
Il suo Cagliari non è una squadra che molla e anche in questa stagione lo ha dimostrato, non solo nell’epico 4-3 con il Frosinone. Già nelle partite precedenti, ad esempio contro Atalanta e Inter, la squadra partiva sotto nella ripresa sia per punteggio che per equilibrio in campo, ma non è crollata e anzi ha reagito, impedendo alle due big di dilagare.
I rossoblù non sbagliano mai l’atteggiamento, questo è il dato di fatto. Tolte le due gare peggiori contro Fiorentina e Roma, dove forse è subentrata un po’ l’ansia dei precedenti risultati negativi, il Cagliari non ha mai dato segni di cedimento dal punto di vista mentale. Un problema, quello dei blackout mentali, che ha invece accompagnato la squadra sarda per anni, ma che nella gestione Ranieri sembra quasi azzerato.
Certo, come sottolineato dallo stesso allenatore, gli errori individuali ci sono e sono troppi. Ma la sicurezza di avere una squadra sempre sul pezzo per 90 minuti è una peculiarità che può fare la differenza in questa stagione.