Il Cagliari perde il confronto con il Milan: 1-3 il risultato finale, che a chi non ha visto la gara potrebbe far pensare a una disfatta. Ma così non è. Certo, i punti da analizzare sono diversi: primo tra tutti quello che riguarda gli errori individuali. Anzitutto Radunovic, che insiste nel suo rendimento discontinuo: se da una parte riesce a compiere qualche miracolo, dall’altra si fa ricredere commettendo errori decisamente madornali. E fatti da un portiere pesano davvero tantissimo. Il numero uno serbo è in discussione? Certamente, come tutti, d’altronde. Ma il peso dei suoi errori sta iniziando a complicare il percorso di una squadra che non può permettersi il lusso di perdere punti in modo così pacchiano.
La difesa a tre, poi (o meglio a cinque): Ranieri l’ha confermata anche in questa occasione, rinunciando a schierarsi a specchio con i rossoneri. Il primo tempo non è andato male, ma resta sempre un pensiero fisso: e cioè che da queste parti questo tipo di schieramento è storicamente mal digerito.
La nota positiva? Luvumbo: l’angolano è ormai un punto fermo di questa squadra, che andrebbe supportato anche a livello tattico: Ranieri saprà certamente come farlo rendere al meglio, ma servirà più coraggio, anche nello schieramento iniziale. Ora il Cagliari (ultimo in classifica in solitudine), è atteso da altre due gare tutt’altro che agevoli: a Firenze contro i viola e alla Unipol Domus contro la Roma. Chiuso questo ciclo terribile (si spera con qualche punto in più), per i rossoblù dopo la sosta inizierà il vero campionato, contro squadre come Frosinone e Genoa. Forza, Cagliari, niente drammi. La strada è ancora lunga.