L’ex portierone azzurro Gianluigi Buffon ha parlato in conferenza stampa a Coverciano nel ruolo di capo delegazione che fu di Riva e Vialli. Le sue parole riportate dal Corriere dello Sport:
“Per quanto riguarda i giovani, è molto importante la conoscenza della storia per poterla apprezzare. Io sono nato e cresciuto nel mito di Paolo Rossi, Zoff e degli azzurri dell’82, con i racconti di mio padre. Venire a Coverciano e vedere Gigi Riva per me era come vedere un monumento perché questa cosa me l’aveva passato la mia famiglia. I giovani si possono appassionare così, oltre avendo una Nazionale bellissima e vincente”.
“La decisione di chiudere la carriera? Smettere non è stato difficile, l’età era giusta. Mi ero dato l’ultima stagione di prova, ero arrivato in ottimo stato psico fisico e sono riuscito a farmi male. Quello era il segnale che la vita mi stava dando. Nello spogliatoio a Cagliari avevo già deciso di smettere, non volevo angustiarmi per un altro anno”.