Il mister rossoblù parla per la prima volta dall’inizio di questa fase pre-campionato
“Comincia un’altra storia, tutta da scrivere. Siamo gli ultimi arrivati. Il calendario non è stato benevolo con noi, c’è da stare compatti per tenere questa squadra in Serie A”.
“La squadra? I ragazzi stanno bene, tutto quello che stiamo facendo lo stanno assimilando molto bene, con serenità, senza fretta. Desogus è scivolato, ne avrà per una decina di giorni. Peccato, sono curioso di vederlo all’opera”.
“Che Cagliari aspettarsi? Ci saranno dei giovani e meno giovani, in attacco soprattutto servirà mettere altra ‘carne al fuoco'”.
“Cosa c’è da migliorare rispetto all’anno scorso? Occorre prendere quei giocatori che siano attaccati alla maglia: quelli che verranno dovranno essere attaccati a questo spirito”.
“Il mercato in uscita? Mi auguro di tenere tutti, chi mi fa capire di seguire i miei piani è benvenuto, occorre ottenere i punti salvezza il prima possibile”.
“Un ruolo in particolare che mi aspetto? Un difensore esperto e due attaccanti. Ho giocatori validi ma gli acciacchi sono sempre dietro l’angolo. Devo avere molte frecce al mio arco, in Serie A cambia tutto. Voglio poter dare il massimo per tenere il Cagliari nella massima serie”.
“Un’immagine dello scorso anno? Il gol di Pavoletti”.
“Dobbiamo partire col piede giusto, non sarà facile. Mi aspetto comprensione, soprattutto all’inizio”.
“I portieri? Si parte con Radunovic, ma se c’è uno scadimento di forma Scuffet mi dà ampie garanzie di affidabilità”.
“Jankto e Scuffet? Hanno grosse potenzialità, hanno voglia di rimettersi in gioco. Spero di ritrovare quel Jankto che ho conosciuto: corsa, assist, gol”.
“Iniziare dal ritiro per me è importante, rispetto a prendere la squadra in corsa cambia molto”.
“Lo stadio nuovo? Dopo aver vissuto l’Amsicora, il Sant’Elia e la Unipol Domus, il mio sogno è quello di vivere il Gigi Riva”.