Le due squadre non partiranno in parità: come il Parma, anche i galletti avranno il vantaggio della posizione finale in classifica. In poche parole: il Cagliari andrà in Serie A se segnerà almeno una rete in più
“Non abbiamo fatto ancora niente”, ha detto ieri sera Claudio Ranieri nel dopo gara del Tardini. In effetti è proprio così, perché mancano i due atti conclusivi: giovedì 8 e domenica 11 Cagliari-Bari e Bari-Cagliari stabiliranno chi andrà in Serie A.
IL REGOLAMENTO DELLA FINALE. Si è molto discusso sulle regole di questi playoff, anche perché tra supplementari sì e supplementari no qualcuno ha fatto più di una confusione. Per quanto riguarda la finale (o per meglio dire, le due finali, andata e ritorno), occorre subito dire chi il Bari partirà con un vantaggio di non poco conto, quello della posizione in classifica. Lo era anche per il Parma sul Cagliari, ed è per questo che i rossoblù, se vorranno andare in Serie A, dovranno segnare almeno un gol in più del Bari. La squadra di Ranieri sale se vince una delle due gare e pareggia l’altra, o se ne vince una e perde l’altra ma con uno scarto inferiore di reti (esempio: Cagliari che vince all’andata 2-0, Bari che vince al ritorno 1-0). In caso di due pareggi nelle due gare, a essere promosso sarebbe il Bari. Non ci saranno supplementari e rigori.
Questo ciò che recita il regolamento federale: “…la gara di ritorno viene disputata sul campo della squadra in migliore posizione in classifica al termine del campionato; a conclusione delle due gare, risulta vincente la squadra che ha ottenuto il maggior numero di punti; in caso di parità di punteggio, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti; in caso di ulteriore parità, viene considerata vincente la squadra miglior classificata al termine del campionato…”.