Dalla finale di Copa Libertadores ai playoff di Serie B, il centrocampista non rinuncia mai a dare tutto
L’UOMO. Se c’è un giocatore che tra le due squadre conosce davvero il significato di una partita da dentro o fuori quello è Nahitan Nandez. L’uruguaiano per tutta la stagione è stato il cuore della squadra, il giocatore che più di tutti si è speso avanti e indietro nel rettangolo di gioco per sostenere le due fasi. Un motorino con un altro passo rispetto a qualsiasi altro giocatore del campionato di Serie B, dove El Leon è sempre sembrato avere più benzina di chiunque altro.
Anche per lui non sono mancati i momenti di difficoltà, soprattutto nella prima parte di stagione, ma nessuno potrà mai rimproverargli di non avere dato tutto quello che aveva in ogni gara. Bizzarro poi come Nandez sia stato fino all’estate scorsa considerato come un eterno partente, un calciatore passato in Sardegna ma destinato ad altri palcoscenici. Invece eccolo ancora qui, a rientrare nello spogliatoio letteralmente in mutande per aver regalato maglietta e pantaloncini ad alcuni tifosi presenti all’Unipol Domus per l’allenamento a porte aperte di giovedì scorso. Lui che in estate, sempre parlando ai tifosi, aveva promesso di rimanere quando sembrava invece scontata la partenza come per altri suoi compagni che hanno preferito abbandonare la nave. Non ha mai detto una bugia.
Sarà Nandez a guidare l’assalto del Cagliari alla semifinale dei playoff. Come nel 2018 per la finale di Copa Libertadores giocata con il Boca Juniors, El Leon darà tutto se stesso per la maglia che indossa. Il Venezia un anno fa gli è costato un pianto sincero, ma oggi entrerà nella sua tana in una situazione completamente diversa. Nandez sa come si giocano queste partite.
