Al di là di meriti e demeriti delle avversarie in campo oggi al Tardini, la direzione di gara dell’arbitro Gariglio è stata insufficiente: su tutto, la clamorosa decisione sul rigore concesso per un presunto tocco con il braccio di Azzi. Lo rivediamo?
INIZIO TRANQUILLO. Secondo tempo da dimenticare per il Cagliari a Parma, ma pure per il direttore di gara Matteo Gariglio. Il fischietto di Pinerolo sembrava inizialmente aver interpretato tutto sommato bene la partita. Nel primo tempo aveva pure deciso di far proseguire, giustamente, dopo uno slancio scomposto di Nández su Bernabé: nessun fallo (28°).
IL CAPOLAVORO. Manca all’appello un cartellino giallo al parmense Vázquez, che in fase di ripartenza allarga volontariamente il braccio colpendo con una manata al viso Azzi (56°). Il capolavoro al contrario si materializza qualche minuto più tardi. Oggetto della discussione, l’incornata dello stesso Vázquez che termina sul fondo, dopo contrasto aereo ancora con Azzi. Gariglio va a rivedere l’episodio al monitor e punisce con il rigore un tocco con il braccio da parte del numero 37 del Cagliari.
Tuttavia, se si riguarda l’azione e concentrandosi sulla traiettoria del pallone dopo il colpo di testa del parmigiano, appare palese come la sfera non subisca alcuna deviazione.
Come ha fatto il direttore di gara a prendere un abbaglio simile, peraltro decidendo così velocemente a bordo campo?
Un tocco che non c’è stato per un penalty inventato. Singolare, come le uniche sconfitte riportate finora da Claudio Ranieri siano farcite da pesanti polemiche arbitrali.