40 anni fa esatti, il 13 aprile 1983, l’ex attaccante del Cagliari Gerry Hitchens moriva prematuramente su un campo di calcio
CENTRAVANTI. Il 13 aprile 1983 scomparve prematuramente Gerald “Gerry” Hitchens, l’unico calciatore inglese nella storia del Cagliari, centravanti che militò in Sardegna dal 1967 al 1969. Centravanti di buon fisico e ottime doti aeree, si guadagna visibilità a suon di gol con l’Aston Villa. Nel 1961 debutta col botto in Nazionale. Poi, una doppietta contro l’Italia poche settimane dopo scatena gli osservatori e gli apre le porte della Serie A.
CAGLIARI. Inter, Torino e Atalanta ospitano le sue annate nello Stivale, con discreti risultati, finché nell’estate ’67 viene messo sotto contratto dal Cagliari. Partecipa alla celebre avventura americana – come Chicago Mustangs – restando in Sardegna due stagioni (19 presenze e 4 reti). Dopo aver chiuso la carriera si trasferisce a vivere in Galles, dove diventa proprietario di una rivendita di materiali per l’edilizia. A 48 anni si diverte ancora a giocare con un gruppo di amici: ma Gerry viene stroncato da un collasso durante una partita benefica, dopo aver colpito il pallone di testa. Gli ex compagni italiani – da Bearzot a Mazzola e Rosato – lo ricordarono come un uomo mite, sorridente, disponibile, generoso, dolce.
RAMMARICO. E pensare che nemmeno un mese prima, il 16 marzo 1983, aveva rilasciato un’intervista a Stampa Sera in cui rievocava la sua carriera italiana: “Venni da voi da professionista, per i soldi. Ma pian piano mi accorsi che in Italia avrei giocato anche gratis. Oggi sto bene, ma rimpiango un po’ il vostro clima, il vostro modo di vivere“.
Riposa in pace, centravanti gentiluomo.