
Ranieri lo ha ribadito più volte: Azzi arriverà a odiarmi, per quanto gli sto addosso per il suo bene. Le prestazioni recenti hanno portato frutti
DUBBI. Dopo l’esordio contro il Como bagnato con un gol, Paulo Azzi aveva gradualmente perso lo status di titolare. Due panchine di fila e la risposta di Ranieri: “Non è pronto. Deve crescere dal punto di vista difensivo e gioca chi mi dà più garanzie su ciò che desidero. Ma si sta impegnando tanto, voglio che arrivi a odiarmi perché gli sto addosso: per il suo bene, perché ha tutte le qualità per essere protagonista“. Il Mister romano non ha mai negato spiegazioni sull’italo-brasiliano. Ora le cose sono cambiate.
POTENZIALE. Dopo aver visto sulla corsia mancina Obert, Barreca e Lella, l’ex Modena ha riconquistato il posto. Il potenziale è importante e può fare la differenza nella categoria: fisico, dinamismo, personalità, mancino capace, buona efficacia nei suggerimenti in area dalla fascia. E Lapadula ringrazia, come in occasione di Cagliari-Ascoli. Chiaro: Azzi deve alzare l’asticella della propria affidabilità difensiva, però… I benefici di averlo in campo sembrano fuori discussione.
