
L’ingresso contro i bianconeri è stato decisivo per le sorti di una gara che si era messa male e ora l’esterno torna nei radar
SCATENATO. Le super prestazioni di Lapadula e Mancosu hanno trascinato il Cagliari nel 4-1 con l’Ascoli, ma il vero turning point della gara è stato l’ingresso di Paulo Azzi. Il brasiliano ha sostituito un distratto Barreca nella ripresa, giocando 45 minuti sontuosi in cui ha esposto tutte le difficoltà dei marchigiani sulla loro corsia di destra, cosa che con il collega in campo sembrava invece un punto di forza.
Decisiva anche la scelta di Ranieri di passare al 4-3-1-2 che ha permesso al reparto avanzato di creare gli spazi per le fughe laterali. Non è un caso infatti se sia andato a segno pure Zappa, che sì ha usufruito di un regalo, ma trovandosi in posizione molto avanzata rispetto ai compiti di un terzino. La squadra di Breda ha infatti stretto le maglie aumentando la densità al centro per arginare Mancosu e le due punte vicine, consentendo al Cagliari di attaccare le fasce con Azzi, Zappa e Nandez in posizione di mezzala larga.
Con questi presupposti il brasiliano ha saputo sfruttare appieno le situazioni di campo, dimostrandosi attento e grintoso, non abbattuto dalle cinque panchine consecutive ma anzi motivatissimo a riconquistarsi il posto. Dopo una prestazione così condita da un assist sarà difficile ora per Ranieri lasciarlo ancora fuori.
