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Ranieri, già critiche? Fidiamoci del mister, è l’unica certezza del Cagliari

Il Cagliari continua a lottare per i playoff dopo essere stato preso dal tecnico romano, ma non mancano i brontolii

LAMENTI. I pianti delle prefiche social si fanno sempre più forti. Qualcuno ha già scolpito la lapide del Cagliari ed è pronto ad aggiungere alla lista degli assassini anche Claudio Ranieri. Sì, perché a quanto pare per qualcuno è già da etichettare come bollito, retrogrado, con idee vecchie e superate. Pareggite e secondo posto lontano bastano a dare manforte ai primi brontolii. La situazione invece andrebbe analizzata in un quadro più grande.

NUMERI. Una sola sconfitta da quando è tornato sulla panchina del Cagliari. Pur con quattro pareggi consecutivi sono cinque i risultati utili messi in fila, passando illeso dalle sfide con Genoa e Bari, tra le squadre più in forma del torneo. Due gol subiti in queste cinque partite, affrontando e imbrigliando giocatori come Cheddira e Pohjanpalo. Appena quattro le reti subite nelle nove gare alla guida dei sardi.

Pochi però anche i gol fatti: solo 7. Abbastanza per consolidare la posizione con vista playoff e scacciare i playout con un +10. Questi ultimi distavano appena 5 punti all’arrivo di Ranieri, a 6 punti era invece il terzultimo posto, oggi occupato da Spal e Benevento a -11 dai rossoblù. Non una cavalcata esaltante quella del mister, ma almeno è tornata la certezza di potersi giocare la promozione e non la salvezza.

IN CAMPO. Passi avanti anche sul gioco, meno incentrato sul palleggio asfissiante e volto maggiormente alla verticalità e ai cross. Ringrazia Lapadula che ha segnato 4 reti in 8 gare con Ranieri. Erano 5 in 15 partite con Liverani. Valorizzati Dossena e Kourfalidis: il primo con 40 minuti in 18 gare della precedente gestione, mentre del greco Liverani se ne accorse dopo 13 giornate.

FIDUCIA. Infine c’è un curriculum sul quale non resta che fare silenzio. Ranieri sa come si sale dalla Serie C alla Serie A, sa anche come vincere il campionato più competitivo del mondo con una squadra che avrebbe dovuto salvarsi. Gli altri no. Se qualche cambio sembra tardivo, se qualche formazione iniziale sembra strana, bisogna fidarsi.

Certo è che resta il rammarico per un mercato monco, perché con due o tre acquisti in più forse Ranieri avrebbe davvero potuto dare la svolta e puntare al secondo posto. Intanto si corre comunque per i playoff, consapevoli di avere la miglior guida tecnica possibile.

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