Claudio Ranieri risponde alle domande dei media sul match di mercoledì contro il Genoa: la conferenza stampa da Asseminello

Dal nostro inviato

“Il recupero di chi ha giocato a Venezia è stato rapido. I lungodegenti stanno tornando: piano piano stanno recuperando, li osservo negli allenamenti e mi fa piacere quando riescono a rientrare in gruppo, così posso scegliere meglio“.

“Azzi non è ancora pronto per fare i movimenti che gli chiedo: si sta applicando. Chi è più avanti nel ricevimento dei miei concetti, gioca“.

“Vedo il bicchiere mezzo pieno: compattezza e voglia di ripartire“.

“A Cagliari, già 30 anni fa, cambiai assetto in corsa. I giocatori oggi si sono adattati a più sistemi di gioco. Tutte le squadre sanno cambiare e noi dobbiamo essere bravi ad anticipare gli avversari. Spero mercoledì nel pienone all’Unipol Domus“.

“A Venezia ha funzionato tutto ciò che avevo preparato, abbiamo portato gli avversari sotto ritmo. Lasciando due-tre contrattacchi rapidi: meno male che Barreca ha effettuato quel recupero in extremis“.

“Avere Mancosu a disposizione, così come Lapadula e Pavoletti, per noi è fondamentale. Credo tantissimo nella loro complementarità: possono andare d’accordo. L’importante è dare loro i palloni giusti“.

“A Prelec e a tutta la squadra ho detto: chi ha vinto tanto, vuol dire che ha perso tanto provandoci. Concetti di Michael Jordan: l’importante è che Prelec si sia trovato in quella situazione, poi sbaglierà dei gol e ne farà altri. I tifosi devono stare tranquilli: coccoliamo Nik e tutti i suoi compagni. Perché se dovessimo andare in A, sarà anche merito del sostegno alla squadra“.

“Ho già un disegno nella mia mente per la gara, poi dopo gli allenamenti traggo le mie conclusioni. In base a tutti gli elementi della mia squadra e del contesto, sperando nelle condizioni il più ottimale possibile, poi scelgo. Spero di averne il maggior numero a disposizione, voglio essere messo in difficoltà: tenere tutti in considerazione e fare in modo che siano pronti al momento giusto, anche se giocano poco“.

“Nessuna pressione: dando il massimo, la pressione si azzera. Il Genoa, senza sminuire il Frosinone, è la squadra più forte della Serie B. Hanno giocatori esperti e noi dobbiamo solo pensare a fare una grande partita“.

“Sono venuto qui per costruire, con un contratto di 6 mesi più 2 anni, cercando di tirare fuori il meglio ai miei giocatori e spronandoli per andare in A. Dobbiamo spingere per arrivarci: se non sarà questo, sarà il prossimo anno“.

“Gilardino?  Ci sono degli allenatori giovani che riescono subito: tanti complimenti a lui”.