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Giulini replica a Milia: “Il denaro pubblico non andrà nelle casse del Cagliari ma a un project financing”

Tiene banco la questione sul caso Is Arenas, risollevata in questi giorni dal sindaco di Quartu Sant’Elena

Dopo le esternazioni dei giorni scorsi del sindaco di Quartu Sant’Elena, Graziano Milia, ecco la replica del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini.

La polemica nasce dal disaccordo col Cagliari Calcio sulla chiusura del caso Is Arenas: nell’occasione, il sindaco quartese aveva polemizzato contro la società rossoblù, che a suo dire, a breve, incasserà i finanziamenti della Regione Sardegna per la costruzione del nuovo stadio del capoluogo. Tommaso Giulini è di tutt’altro avviso.

Premesso che sulla decennale vicenda di Is Arenas dovremo ormai attendere quello che sarà il giudizio del Tribunale di Cagliari e che le recenti parole del nostro amministratore Carlo Catte siano state quanto mai utili nel fornire una veritiera ricostruzione dei fatti”, spiega il presidente del Cagliari all’Ansa, “ritengo sia opportuno fare estrema chiarezza su un punto toccato da ultimo dal sindaco di Quartu Graziano Milia, cioè quello di un presunto finanziamento pubblico che arriverebbe nelle casse del Cagliari Calcio per la costruzione del nuovo Sant’Elia”.

È indispensabile tenere presente che il contributo pubblico d’equilibrio previsto dal piano economico finanziario viene destinato a un project financing nel quale l’aggiudicatario di un bando d’appalto internazionale (anch’esso pubblico e accessibile a chiunque) otterrà una concessione cinquantennale, al termine della quale l’impianto tornerà nella piena disponibilità del Comune di Cagliari. Una apposita società, composta attualmente da Costim e dal Cagliari, parteciperà a questa gara e a prescindere dall’esito, tutt’altro che scontato, il club avrà in ogni caso l’obbligo di pagare un cospicuo canone annuale per l’utilizzo del nuovo stadio, come imposto da qualsiasi convenzione di concessione di un’opera pubblica”.

“Sono aspetti fondamentali e dirimenti se si ritiene di voler commentare e valutare correttamente la questione, evitando inutili demagogie. Voglio infine rimarcare come a Quartu si siano alternate in tutti questi anni diverse Giunte e nessuna di esse si è rivelata all’altezza nel gestire la vicenda Is Arenas. L’esatto contrario di quanto avvenuto a Cagliari dove – dal 2015 ad oggi – sul progetto intrapreso per il nuovo Sant’Elia, le varie maggioranze – seppur tra loro di differenti colori politici – non hanno mai fatto mancare collaborazione e proattività per muovere i passi previsti dalla cosiddetta ‘Legge Stadi’ del 2013, facendo della Sardegna e del suo capoluogo un caso attualmente unico nel panorama italiano in materia di progettazione di infrastrutture sportive per il calcio e per la città”.

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