Cagliari-SPAL: il commento a caldo. Sofferenza… e gioia

Triplice fischio dell’incontro tra Cagliari e SPAL all’Unipol Domus: il commento a caldo sull’incontro casalingo dei rossoblù

INIZIATIVA. La temperatura non gradevole contribuisce, come atteso, a una Domus non piena. Gli spettatori infreddoliti assistono a una gara in cui il Cagliari tiene stabilmente in mano l’iniziativa, per quanto in maniera sterile, e la SPAL pronta a ripartire nonostante il buon pressing rossoblù. La rete di Altare – incornata su piazzato di Kourfalidis – arriva in modo abbastanza estemporaneo, perché Alfonso viene raramente chiamato all’intervento. Ranieri, partito con il 3-5-2, passa in corso d’opera al 3-4-3. Però senza benefici… Nández piuttosto male nel primo tempo: si rifarà. Arriva il gol del pareggio con una lettura errata su un lancio in area: Altare e Nández non intervengono sullo spiovente, Celia non si fa pregare e insacca.

CONCRETEZZA. Nel tentativo di movimentare qualcosa, Ranieri ritorna al modulo originale inserendo Zappa per Lella e spostando Nández sulla fascia (solo per poco, tornerà interno): di fatto, Lapadula non riceve palloni giocabili. Non una novità. Due gol annullati ai sardi – per un pallone oltre il fondo nel primo caso, un fallo di Lapadula nel secondo – e qualcosa da rimproverare al direttore di gara, ma alla fine è proprio Lapadula a sancire la tanto agognata vittoria. In caduta, un pallone toccato due volte col corpo alla fine gonfia la rete ospite. 2-1 difeso con un po’ di sofferenza, però il risultato pieno arriva. Il Cagliari di Claudio Ranieri è ancora imbattuto e si gusta per stasera il 5° posto.