Tra rumors e depistaggi il belga e i rossoblù trattano da tempo ma il coltello dalla parte del manico questa volta lo ha la società sarda
STALLO. Si moltiplicano negli ultimi giorni gli avvistamenti di Radja Nainggolan in città e le apparizioni pubbliche del Ninja alimentano il fuoco del calciomercato. Nulla di cui stupirsi però, perché il giocatore oltre a frequentare abitualmente il capoluogo isolano, a dirla tutta, bazzica a Cagliari già da prima di Natale. Non c’è nessuna stretta sull’accordo, ma la situazione è in fase di stallo sul piano economico.
C’è il benestare di Ranieri che nella conferenza stampa pre Como ha aperto le braccia a un rientro di Nainggolan in squadra. “Se viene con una certa mentalità è ben accetto” ha detto il mister. Ma passato il vaglio tecnico c’è ora da superare quello contabile. Il Ninja può dimenticarsi le cifre di qualche anno fa, non solo perché Giulini ha chiuso i rubinetti ma anche perché l’avventura all’Anversa non ha aiutato il calciatore a mantenere certi standard di valutazione. Chiamiamoli così.
Il Cagliari preparerebbe le carte per Nainggolan solo sulla base di un accordo sì in linea con gli stipendi più alti attualmente in rosa, ma non a cifre maggiori. Ergo, meno del tesoretto lasciato dall’ingaggio di Pereiro che arrivava a circa 1 milione e mezzo di euro. I rossoblù inoltre potrebbero legare parte dell’ingaggio ai bonus, offrendo una soluzione simile a quella accettata da Ranieri. Per Nainggolan è un prendere o lasciare, perché dopo l’esperienza negativa all’Anversa il suo potere contrattuale è calato nettamente, così come dopo l’arrivo nell’Isola del tecnico romano è sceso anche il suo appeal da “fan service” per la piazza. Un ritorno sempre gradito, ma che il Cagliari può gestire con il coltello dalla parte del manico.