Gli ex rossoblù del triennio d’oro ’88-’91 commentano il possibile ritorno del mister tanto amato nell’Isola
Un ritorno che significherebbe ben più di un’operazione nostalgia. All’indomani dell’esonero di Fabio Liverani, l’autorevolezza incarnata da Claudio Ranieri è il grande trait d’union che riavvicinerebbe nuovamente il Cagliari al cuore dei tifosi. Ne sanno qualcosa Lucio Bernardini, Raffaele Paolino, Guglielmo Coppola e Gianluca Festa, sentiti da unionesarda.it.
“Se fosse vero sarebbe una sorpresa”, spiega Bernardini, “Claudio è un allenatore di caratura internazionale, ora i rossoblù sono in Serie B. Magari ritiene che in rossoblù possa chiudere il cerchio, visto che nell’Isola ha iniziato la sua carriera da allenatore ad alti livelli. Di sicuro, ha sempre voglia di mettersi in gioco e questa, per il tifosi, è una garanzia”.
“Se chiamasse tornerei a fargli da secondo senza batter ciglio”, dichiara Pulga, “anche in passato si era detto che sarebbe potuto tornare, in Serie A, ma forse il mister valutò il fatto che in Sardegna aveva scritto la storia in quelle tre annate straordinarie. Se lo sta facendo davvero, ora, in una situazione in cui c’è da rimboccarsi le maniche, è perché ci crede. Di sicuro chiederà garanzie tecniche e gestionali importanti: stiamo parlando di Claudio Ranieri. Liverani non era l’allenatore giusto, sono certo che questa squadra farà almeno i playoff”.
“L’unico che può salvare questa baracca che sta affondando è Claudio Ranieri”, sentenzia Paolino, “personalmente credo abbia già firmato: è l’unico che può risollevare il Cagliari e calmare la piazza, sono due anni che lo dico”.
“Me lo auguro per tutta l’Isola, ma per un suo ritorno la vedo ardua”, dice Coppola, “in ogni caso non ci credo finché, nel caso, non arriverà l’ufficialità”.
“Penso che la scelta di tornare in una squadra dove aveva fatto la storia e dove è stato amato moltissimo non sia facile”, chiude Festa, “perché in questi casi si rischia, in caso di insuccesso, di offuscare anche tutto ciò che di buono si era fatto nel passato. Fatta questa premessa, io personalmente sarei contento di un suo ritorno per il bene del Cagliari: le sue qualità di allenatore e umane sarebbero molto importanti per cercare rimettere la squadra in condizione di potersi giocare la possibilità di tornare in Serie A. Penso che in ogni caso si dovrà tornare sul mercato per aggiungere qualcosa alla rosa”.