Il match allo stadio Renzo Barbera è appena terminato: queste le pagelle sui protagonisti rossoblù di Palermo-Cagliari
RADUNOVIC: VOTO 6. Spiazzato da Brunori dal dischetto, non viene chiamato in causa se non per interventi minori. Di Mariano e Vido gli calciano addosso.
ZAPPA: VOTO 5. Non incide in appoggio sulla fascia e balbetta in copertura.
Dal 62° VIOLA: VOTO 5. Non va al centro e si posiziona invece come mezzala, senza mai incidere sulle sorti della gara rossoblù.
ALTARE: VOTO 5,5. Riproposto dopo diverse settimane. Di Mariano gli sfugge e lo butta giù: si becca il giallo. Non il migliore dei rientri.
Dal 75° CARBONI: VOTO S.V.
CAPRADOSSI: VOTO 5,5. Esce bene su un paio di disimpegni, poi perde lucidità. Giallo anche per lui: Liverani a quel punto lo toglie.
Dal 62° DOSSENA: VOTO 5,5. Va a fare il centrale destro. Entra concentrato, ma atterra Saric al limite e rischia qualcosina. Giallo.
OBERT: VOTO 4,5. Si oppone in modo molle a Segre che insacca di testa. Altra prova macchiata da un episodio che pesa. Deve ancora maturare parecchio.
NÁNDEZ: VOTO 5. Tenta il destro: alto. Causa il rigore con un po’ d’ingenuità. Prova sempre la stessa giocata, a volte perde l’attimo e si incarta.
MAKOUMBOU: VOTO 5,5. Controlla e smista, con la consueta eleganza di movimenti. Piacevole per gli occhi, superfluo perché occorrerebbe cattiveria.
KOURFALIDIS: VOTO 5,5. Ritorna al ruolo di mezzala, si vede davvero poco nonostante si sbatta parecchio.
Dal 75° PEREIRO: VOTO 6. Seppur in maniera fortunosa serve a Pavoletti l’assist dell’1-2.
FALCO: VOTO 5,5. Prova a movimentare la manovra offensiva, non riesce nell’intento in maniera efficace.
Dal 62° LUVUMBO: VOTO 6. Parte da molto lontano, nelle rarissime occasioni in cui vede palla. Innesca l’azione del gol cagliaritano, viene ammonito.
PAVOLETTI: VOTO 6. Due chance in cui non è preciso al tiro nei primi 45′. Senza infamia né lode, si riscatta con la zampata nel finale.
LAPADULA: VOTO 5. Nella prima frazione non si vede praticamente mai, non cambiano le cose. Arriverebbe al tiro (alto) ma a gioco fermo.
LIVERANI: VOTO 5. L’emozione al minuto di raccoglimento per Sinisa Mihajlovic, poi un copione già noto. Squadra poco concreta e preda delle ingenuità che costano caro. Lenta, prevedibili anche quando l’azione sembrerebbe favorire i rossoblù. Nuova incursione nell’anonimato e la vittoria con il Perugia è già lontana.