Il successo sul Perugia avvicina la squadra di Liverani contestato, come da tempo non accadeva ad un allenatore dei rossoblù, alla zona spareggi ma resta vicino il distacco dai play-out
Tre punti col Perugia, solo quelli. Perché le difficoltà il Cagliari non le ha accantonate. 22 punti in classifica, con una zona bassa che si è allontanata, mentre i play-off sono ad un passo. Certo, gli obiettivi erano quelli di trainare il gruppo, ma la situazione ad oggi è questa.
COSA NON VA. In primis il gioco. Che latita spesso, con la squadra (indipendentemente dagli undici in campo più i subentranti) che spesso regalano un tempo all’avversaria di turno, per poi accendersi a tratti. E, a proposito di questo, va scritto che (quando ha voglia di giocare) il Cagliari dimostra di essere una squadra molto forte. Purtroppo questo non capita spesso e i troppi punti gettati alle ortiche, lo dimostrano. Lasciando perdere le due sconfitte ad Ascoli dal 24 dicembre a quella di mercoledì in casa della Ternana, Lapadula e compagni hanno sciupato le occasioni (trovandosi in vantaggio) col Südtirol e Reggina, ma quando hanno rimontato lo 0-1 nei confronti di Pisa e Parma, non hanno chiuso le contese a loro favore nonostante le chance maggiori rispetto alle contendenti di turno.
Ma oltre il gioco che latita c’è altro. Come i troppi errori in difesa, che col Perugia hanno rischiato di costare caro, come l’ingenuità di Di Pardo a Ferrara con la Spal, quella di Zappa (con la complicità di Radunovic col Bari) e Obert a Terni, solo per citarne alcuni. Liverani ha in mano la squadra dal ritiro di luglio e, col suo staff, ancora non è riuscito a porvi rimedio. A centrocampo l’assenza di Rog (nonostante non sia più lui dopo gli ultimi infortuni) si fa sentire, anche perché quando c’è lui la differenza si nota. Purtroppo, non avendo i 90’ più recupero nelle gambe, deve sempre uscire a gara in corso. Come Nández. Grande gara col Perugia, ma a volte partite disputate a corrente alternata. L’attacco della B, composto da Lapadula, Pavoletti e Luvumbo, non sarà il migliore del campionato cadetto, ma la qualità non manca. Certo, arrivassero più gol, specie dagli ultimi due citati…
LA SITUAZIONE. La vittoria sul Perugia consente al Cagliari di portarsi a 22 punti in classifica, a – 1 dai play-off, appannaggio ad oggi della coppia co9mposta da Südtirol e Brescia. In vetta c’è il Frosinone, in fuga con 36 punti, quattro in più della vice capolista Reggina, mentre il Bari (grazie al 4-1 sul Modena) è terzo con 29 e guida il gruppo delle squadre in lotta per gli spareggi. Dietro i pugliesi il Genoa con 27, Ternana e Parma a 26, quindi il Brescia (appena una vittoria nelle undici gare) con 24. Dietro al Cagliari, appaiato dall’Ascoli a quota 22, ci sono Benevento in rimonta e Modena con 21, Palermo a 20 e Venezia con 19. Ad aprire la zona calda Cittadella con 19, Spal e Cosenza a 17 punti, che precedono il Como con 16 punti e il Perugia ultimo a 13.
IL PROSSIMO TURNO. Il diciottesimo si aprirà sabato alle 18 con Pisa-Brescia. Alle 20,30 la sfida tra la vice capolista Reggina e il Bari. Come di consueto il grosso della giornata domenica alle 14 con Cittadella-Südtirol, Cosenza-Ascoli, Modena-Benevento, Parma-Spal e Ternana-Como. Dopo Palermo-Cagliari, alle 20.30 il primo dei due posticipi Genoa-Frosinone. Infine, lunedì sempre alle 20.30, il match con pesanti punti salvezza (anche se mancano tante gare da qui alla fine della stagione regolare) Perugia-Venezia.
