Ritorna l’appuntamento con il parere di un giornalista “avversario” in occasione della partita di domani tra Cagliari e Perugia: l’opinione di Alessio Romanelli (CalcioGrifo)
Quali sono le condizioni tecniche e psicologiche del Perugia prima della gara di Cagliari?
“Il Perugia arriva in Sardegna con quattro risultati utili consecutivi alle spalle, cosa che non era mai successa finora. Certo è che questo ultimo posto (anche se Castori non ne vuol sentir parlare) sicuramente pesa a livello mentale sui calciatori. Lo stesso Sgarbi nel post gara di Perugia-Spal ha ammesso che, in questa situazione, per i calciatori è più difficile rischiare le giocate e quindi si pensa maggiormente alla concretezza. Questo aspetto si traduce nel dato dei gol segnati dal Grifo finora: 10, il peggior attacco della Serie B. Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia, perché se è vero che il Perugia segna poco, è anche vero che subisce poco. Gori è imbattuto da 315 minuti e ha collezionato tre clean sheet consecutivi. Segnale che indica come la formazione di Castori abbia trovato la compattezza giusta per provare ad uscire da questa situazione“.
Il ritorno di Castori ha influito e, se sì, in che modo?
“Con il Castori-bis il Perugia ha una media punti da salvezza diretta. Dal suo ritorno sulla panchina umbra il tecnico marchigiano ha ottenuto 9 punti in 7 partite, frutto di 2 vittorie (contro Reggina e Genoa), 3 pareggi (contro Modena, Cosenza e Spal) e 2 sconfitte (contro Cittadella e Frosinone)“.
Cosa pensi del campionato e degli obiettivi di Cagliari e Perugia?
“Ovviamente gli obiettivi di entrambe le squadre erano ben diversi. Il Cagliari puntava ad un campionato da protagonista, il Perugia ad un stagione tranquilla dopo i play-off conquistati lo scorso anno. Ma la Serie B è sempre ricca di trappole e di sorprese. Per una neoretrocessa non è mai facile calarsi nella categoria, credo che la formazione sarda abbia pagato proprio questo. In casa Perugia invece il passaggio dal gioco di Alvini a quello di Castori ha portato a cambiamenti notevoli e quindi era prevedibile che ci volesse del tempo. L’esonero dell’allenatore di San Severino Marche e l’arrivo di Baldini non hanno sicuramente aiutato la squadra che solo ora sta entrando nei meccanismi dell’ex Salernitana“.
Che tipo di partita ti aspetti all’Unipol Domus?
“Mi aspetto una gara contratta. Entrambe le squadre non possono permettersi passi falsi. Come succede spesso nel campionato cadetto sarà probabilmente un singolo episodio a spostare la bilancia da una parte o dall’altra“.
Entrando più nello specifico della rosa umbra, quali reputi i punti di forza e quelli deboli mostrati finora?
“Il Perugia è sicuramente una squadra forte nel reparto difensivo. I tre centrali (Sgarbi, Curado e Dell’Orco) sono di sicura affidabilità. Anche sugli esterni Castori è abbastanza coperto con il fedelissimo Casasola, il giovane esuberante Paz e le alternative Beghetto e Lisi. Manca qualcosa in mezzo al campo e in attacco, i numeri lo testimoniano. Il Grifo segna con il contagocce e adesso, per almeno tre settimane, dovrà rinunciare al suo giocatore di punta in attacco, ovvero Di Carmine, che ha riportato una lesione muscolare“.
Quale il tuo probabile undici del Grifone?
“Castori cambierà poco. Le variazioni più importanti possono esserci in attacco. L’undici iniziale potrebbe essere questo: Gori; Sgarbi, Curado, Dell’Orco; Casasola, Bartolomei, Santoro (Iannoni), Paz (Beghetto); Kouan; Olivieri (Strizzolo), Melchiorri (Di Serio)“.
