Il Cagliari ritrova la solidità difensiva ma in attesa delle altre gare resta il quarto peggior attacco del campionato
ZERO. Un reparto offensivo da far invidia a diverse squadre di Serie A, almeno sulla carta. Tra velocisti, fantasisti e centravanti, supportati da alcuni centrocampisti che non disdegnano gli inserimenti e terzini che nelle corde “dovrebbero” avere la capacità di spinta. Un modulo, il 4-3-3 con tutte le sue variabili, pensato per giocare all’attacco. Eppure i dati sono impietosi.
Zero tiri nello specchio della porta contro il Genoa, quarto peggior attacco del campionato (e stasera le altre giocano), un gol e appena quattro tiri nello specchio nelle ultime tre partite. Un incubo per chi come Liverani ha fatto del gioco offensivo il proprio credo calcistico. Una delle favorite per la promozione non può chiudere un match senza centrare la porta.
Il problema è grosso. Il mercato non può essere una scusante perché i giocatori utili all’allenatore (se non addirittura richiesti) sono arrivati, aggiungendosi ad altri pezzi pregiati che sono rimasti contro ogni aspettativa. Il campionato è lungo, certo, ma attenzione a non cullarsi troppo sulla profondità del calendario. Abbiamo sorpassato l’ottava giornata e il gioco anziché progredire sta regredendo, con l’attacco che da punto forte si sta trasformando in un caso. Sabato prossimo contro il Brescia, in casa, c’è un solo risultato a disposizione. E il portiere ospite dovrà sporcarsi parecchio i guanti.