Miglior marcatore e al tempo stesso giocatore fuori posizione in attacco: il paradosso di Marco Mancosu, che non può incidere secondo le sue caratteristiche

LINEA LATERALE. Quanto meno paradossale, la situazione di Marco Mancosu. In questo momento è il giocatore più prolifico del Cagliari, pur giocando in una posizione defilata e poco adatta alle sue caratteristiche. Come può rendere al meglio da esterno di un tridente offensivo un elemento che non possiede spunto in velocità, fatica nell’uno contro uno e sul breve? A Mancosu sta accadendo questo: schierato vicino alla linea laterale sinistra, spesso deve sollecitare la corsa e fatalmente perde lucidità quando c’è da far valere ciò che sa fare. Ovvero, la conclusione dalla media-lunga distanza o il suggerimento per i compagni. Con lui si sta verificando un po’ ciò che tempo addietro fu richiesto a João Pedro. Pur di non rinunciare al giocatore più tecnico e potenzialmente decisivo, lo si sacrifica sull’altare di un’idea. Insomma, un film già visto.

CAMBIAMENTI. Due reti fin qui, una di testa da distanza ravvicinata e l’altra su un calcio di punizione deviato. Non proprio il meglio del campionario di Marco Mancosu, pericoloso quando può agire sulla trequarti in posizione centrale per poter… inventare. Un giocatore da doppia cifra, tanto per capirci. Oltretutto non parliamo di un ragazzino: un talento come il suo va preservato – così come la freschezza atletica – per poterne ricavare i frutti, per questo Cagliari asfittico in zona gol. Siamo tutti d’accordo sul fatto che Liverani lo conosca non bene, benissimo. Sta solo a lui scegliere e valutare la soluzione migliore. Però, caro Mister, vedere un giocatore con qualità da “numero 10” e non coglierne le difficoltà, è davvero un peccato. Perché non provarlo davvero tra le linee per innescare una coppia d’attacco, ad esempio? Il mercato offensivo è stato arricchito di esterni, vero: ma se il campo non dà conforto…