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Capozucca, 7 anni dopo. La rosa verrà stravolta come allora?

Oggi, come nel 2015. Stefano Capozucca, allora chiamato da Giulini al capezzale del Cagliari retrocesso, si trova nuovamente nella medesima situazione

LA CHIAMATA. Le circostanze sono differenti, il succo del discorso non cambia. Stefano Capozucca, a meno di ribaltoni societari o novità al momento impreviste, è l’uomo a cui spetta di nuovo la ricostruzione della rosa rossoblù dopo una retrocessione. Oggi, come nel 2015. Il contesto è logicamente diverso, perché stavolta questa caduta in B porta pure la sua firma e non va dimenticato: anche se non è dato sapere, in realtà, quante volte abbia avuto “l’ultima parola” su tecnici e mercato.

7 ANNI FA. Nella transizione economica e tecnica dell’estate 2015, vennero confermati solo 10 giocatori per la cadetteria: Murru, João Pedro, Dessena, Farias, Barella, Balzano, Sau, Cragno, Ceppitelli e Capuano. La rosa fu letteralmente ricostruita: ci furono elementi che lasciarono il calcio (Conti), ripartirono dopo fine prestito, si svincolarono oppure si legarono ad altri club in via temporanea. Queste le operazioni in entrata da parte di Capozucca per completare la squadra.

Portieri: Storari e Colombo.

Difensori: Barreca, Benedetti (rientrato dal prestito al Bari), Krajnc, Pisacane, Salamon.

Centrocampisti: Deiola (fine prestito dal Tuttocuoio), Di Gennaio, Fossati, Munari, Tello.

Attaccanti: Cerri, Giannetti, Melchiorri.

A metà stagione avrebbero poi lasciato l’Isola in prestito Cragno (Lanciano), Barella (Como) e Benedetti (Entella). Percorso inverso per Cinelli (Vicenza), dopo il grave infortunio a Dessena, e l’esperto Rafael per fare da secondo a Storari.

COSA ACCADRÀ OGGI? Sulla carta, il peso economico e tecnico della rosa appena retrocessa è ben più pesante di allora. Il Cagliari ha numerosi nazionali ed elementi sotto i riflettori del mercato, la cui cessione potrebbe portare cifre consistenti (seppur svalutate) nelle casse societarie. Il numero di giocatori che resteranno anche nella Serie B 2022-23 potrebbe essere addirittura inferiore ai 10 del 2015, eventualità che farebbe parlare di vera e propria rivoluzione, di un taglio netto con il recente passato.

PREVISIONI. Scopriamo, reparto per reparto, il “termometro” dell’attuale roster rossoblù.

Portieri

Aresti: chance di vedere il campo al lumicino. La sua è stata una scelta di vita e viene riconosciuto quale colonna dello spogliatoio, nonostante il ruolo di terzo portiere. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Cragno: nel giro della Nazionale, difficilmente tornerà in B per non perdere il gruppo azzurro e giocare per obiettivi superiori alla salvezza. Se dovesse restare, sarebbe esclusivamente per aiutare la squadra a risalire subito e non stravolgere ora gli equilibri, pure familiari. Probabilità di permanenza in rosa: 5%.

Radunovic: dodicesimo di Cragno, lo ha sostituito egregiamente nelle rare gare disputate. Potrebbe essere il titolare nella prossima stagione. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Vicario: ormai stabilmente tra i migliori portieri italiani, ha contribuito a salvare l’Empoli che lo riscatterà, per una cifra pari a 10 milioni di euro. Un’occasione tecnica (ma non economica…) perduta dal Cagliari. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Difensori

Altare: una delle pochissime note positive di quest’annata amarissima. Una volta buttato nella mischia, non è più uscito dimostrando di “poterci stare” nonostante il doppio salto di categoria. Protagonista da cui ripartire. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Bellanova: come Altare, è saltato sul treno dei titolari a stagione in corso, mostrando cose egregie pur pagando lo scotto nelle ultime settimane. Appena riscattato dal Bordeaux (800.000 euro), ma ha già addosso gli occhi della categoria superiore. Un profilo ricercato, anche in ottica azzurra. Probabilità di permanenza in rosa: 20%.

Carboni: non ha vissuto una stagione ideale, tra guai fisici e tanta panchina. Agostini lo ha recuperato nei match finali, non ha demeritato. Un prodotto del vivaio, con radici ben piantate e il rossoblù nell’anima. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Ceppitelli: il suo contratto è in scadenza fra un mese. Sembra molto difficile che resti a Cagliari, dopo aver vissuto la seconda retrocessione in Sardegna. In cadetteria potrebbe ancora dire la sua per supportare i compagni più giovani, però filtra un mancato accordo con la società per proseguire insieme. Probabilità di permanenza in rosa: 10%.

Goldaniga: arrivato a gennaio, non è praticamente mai andato oltre il cosiddetto compitino, sbagliando parecchio in momenti cruciali. Un infortunio alla caviglia lo ha estromesso dalle scelte nell’inutile sprint salvezza. Ripartirà dalla cadetteria. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Lovato: un baluardo difensivo dalle ottime prospettive, che ha fatto vedere buone prestazioni (in alcuni casi di spessore notevole) e pure errori da correggere. Bilancio sufficiente, tuttavia tornerà alla casa madre. Peccato non averlo avuto da inizio campionato… Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Lykogiannis: ritornato nel dimenticatoio dopo l’unica stagione da titolare a Cagliari, condita con alcuni gol, è l’ultimo marcatore del 2021-22. I suoi limiti sono evidenti da tempo, ma Agostini lo ha rimesso in pista nel finale d’annata: pure lui è in scadenza fra un mese. I segnali portano a un addio. Probabilità di permanenza in rosa: 10%.

Obert: il giovane slovacco ha fatto vedere la sua personalità, giocando qualche gara dall’inizio con Mazzarri e dopo essere stato un punto fermo al centro della difesa della Primavera. Buon sinistro e prospetto da tutelare. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Walukiewicz: la sua carriera italiana ha subito un’involuzione netta, per motivi di prestazione e fisici. Deve ricostruire la reputazione e difficilmente lo farà a Cagliari, dove oltretutto potrebbe non esserci più spazio per lui. Probabilità di permanenza in rosa: 10%.

Zappa: non ce ne voglia il ragazzo, il cui impegno è sempre stato fuori discussione. Però l’avventura cagliaritana è stata per ora anonima e segnata da diverse prove insufficienti, posto che nell’ultimo campionato è diventato un rincalzo a tutti gli effetti. Potrebbe riscattarsi in B, ma deve migliorare e tanto. Probabilità di permanenza in rosa: 50%.

Centrocampisti

Baselli: una delle grandi delusioni dell’annata, dopo l’arrivo nel mercato invernale. Si può tranquillamente parlare di lui in qualità di… non pervenuto. I dubbi sulle sue condizioni fisiche restano forti, le clausole contrattuali lo vedono lontano da Cagliari. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Dalbert: senza infamia né lode per un’intera stagione. Il brasiliano non spicca in alcuna peculiarità, il suo rendimento ha lasciato spesso a desiderare. Poco è cambiato quando Mazzarri da esterno lo ha traslato a mezzala. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Deiola: spesso criticato per il bagaglio tecnico piuttosto normale, per un giocatore di Serie A, ha però segnato più di tutti i suoi colleghi di reparto: nessuno lo avrebbe previsto. Il senso di appartenenza e l’apprezzamento da parte della società lo collocano nella prossima rosa con ragionevole certezza. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Grassi: con Altare e Bellanova, il nuovo rossoblù che ha mostrato le cose migliori. Non è un fulmine di guerra, ma da perno centrale ha fatto il suo, sbagliando pochissime partite. Pure per lui, un prestito che non si trasformerà in altro se non in addio. Ha dimostrato di poter stare in massima serie. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Kourfalidis: il capitano della Primavera di Agostini ha guadagnato l’assaggio della Serie A e la prima convocazione nella Nazionale maggiore greca, senza tuttavia debuttare. Assolutamente da confermare e far crescere. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Marin: una delle delusioni più cocenti di questo campionato. Forse è frenato da motivi psicologici, da una personalità che non è sbocciata. Con le sue caratteristiche, potrebbe essere una mezzala da almeno 4-5 gol a stagione. Tutto rimasto amaramente su carta. Difficilmente resterà. Probabilità di permanenza in rosa: 10%.

Nández: la peggiore annata dallo sbarco in Sardegna. Problemi fisici e altri extra calcio lo hanno messo ai margini. Il feeling con Cagliari, nonostante si sia sempre sudato la maglia, sembra essere arrivato al capolinea. Uno dei sacrificabili in sede di mercato. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Rog: mancato dal campo per un tempo infinito, ha subito morso l’erba e le caviglie avversarie, facendo ricordare lo spessore di ciò che può fare. Il Cagliari deve riprendere il cammino con il croato, senza se e senza ma, con una condizione atletica al top. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Strootman: inevitabilmente, entra nella galleria dei “bidoni” della storia rossoblù. Poche partite a inizio stagione, segnate da prove sempre al di sotto delle aspettative. Anche lui è diventato un cliente assiduo dell’infermeria, aspetto che forse avrebbe dovuto essere valutato al principio. Prestito scaduto dal Marsiglia, adieu. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Attaccanti

Ceter: nessuno ha capito, probabilmente, la sua presenza nel Cagliari. Ormai palese che non rientri nel progetto. Ha disputato la miseria di 5 minuti in campionato, prima di sparire in infermeria e poi dai radar. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

Gagliano: rientrato a metà stagione, 11 minuti in A e qualche gol con la Primavera. Il classe 2000 ha ancora un anno di contratto, potrebbe restare in cadetteria come rincalzo oppure andare nuovamente in prestito. Probabilità di permanenza in rosa: 50%.

Keita Baldé: tre gol nel girone d’andata, è stato a lungo titolare. Poi, è sembrato che si sia rotto il rapporto con Mazzarri, il quale gli aveva tirato metaforicamente le orecchie davanti ai microfoni. Poi la partenza per la Coppa d’Africa, vinta da panchinaro, e infine un finale di stagione senza incidere con tanta panchina. Ai saluti, senza tanti rimpianti. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

João Pedro: di nuovo capocannoniere del Cagliari. Il 2021-22 ha messo in chiaro due aspetti fondamentali: troppo solo e forse troppo dato per scontato; è evaporato dopo l’inatteso debutto in azzurro. Nella corsa salvezza è stato assente. Per quella che dovrebbe essere ormai una scelta di vita, sarà il condottiero della squadra in B. Probabilità di permanenza in rosa: 100%.

Pavoletti: inutile girarci intorno. “Pavoloso”, dopo i guai al ginocchio, ha perso la maggior parte del suo potenziale offensivo. Più asciutto rispetto al passato, non ha beneficiato sicuramente di tanti suggerimenti per segnare. Anche lui dovrebbe partire: se dovesse restare, lo farebbe molto probabilmente per orgoglio e da comprimario. Probabilità di permanenza in rosa: 50%.

Pereiro: non possiede i tempi e il carattere per il calcio italiano. Lo ha dimostrato negli ultimi anni, sebbene (a sua parziale discolpa) non gli sia stata data fiducia incondizionata. Da destra a sinistra, palla sul mancino per inventare qualcosa: troppo poco. Dopo un paio di gol è ritornato subito nell’ombra. Probabilità di permanenza in rosa: 0%.

 

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