Se l’attuale tecnico della Primavera dovesse rilevare Mazzarri il terremoto potrebbe anche colpire l’assetto tattico della squadra
CAMBIA TUTTO. Una squadra smarrita che andrà a giocarsi tutto nella bolgia di Salerno. Serve una reazione e il cambio in panchina potrebbe portare novità anche a livello tattico. In caso di esonero, Mazzarri lascerebbe una squadra ormai consolidata nel 3-5-2, ma non totalmente digiuna della difesa a quattro che lo stesso tecnico toscano ha utilizzato a inizio stagione.
Ecco quindi che con la panchina affidata ad Agostini, specializzato nel 4-3-3, l’ipotesi di un repentino ritorno alla difesa a quattro sarebbe quanto mai probabile. Con Lovato intoccabile nella retroguardia, sarebbe uno tra Goldaniga, Altare e Carboni a giocarsi il posto, con i due centrali affiancati da Bellanova e da uno tra Dalbert e Lykogiannis, fuori completamente dai piani di Mazzarri. Centrocampo che potrebbe invece vedere il rilancio di Rog dal primo minuto a scapito di Deiola, con Marin mezzala e Grassi in regia. In attacco è immaginabile il rilancio di Nandez come esterno offensivo a destra, speculare a uno Joao Pedro più sottopunta che esterno, a sostegno di un centravanti rapido come Keita.