Il raggiungimento degli spareggi per la Serie B è il momento più alto per il club gallurese di Marino e Canzi
Quando si raggiunge un obiettivo così importante, bisogna festeggiarlo a dovere e goderselo. I play-off per andare in Serie B, sono un momento storico per l’Olbia Calcio, oltre che per la città. Non era facile conquistarli, per vari motivi. Non ultimo il cambio di Girone. Dopo cinque stagioni nell’A, l’approdo al B con difficoltà anche logistiche. Perché un conto è atterrare da Olbia a Milano e poi giocare in Lombardia, Liguria e Piemonte, un altro sbarcare a Fiumicino e poi andare dal Lazio alle Marche o in Abruzzo, sono per citare due regioni.
GIUSTO GODERSELA E POI GIOCARSELA. La soddisfazione del club è ovviamente tanta. Per tutti a parlare il mister dei galluresi Canzi: “A inizio anno – afferma nelle parole riportate dal sito ufficiale – ci eravamo detti di voler migliorare la classifica dello scorso anno e ci siamo riusciti in un girone di altissimo livello. Abbiamo meritato questo risultato e credo che città e tifosi debbano andare orgogliosi di quello che Società e giocatori sono riusciti a fare, oggi come in tutti questi anni di Serie C. Siamo molto contenti di poter disputare i play-off e ce la giocheremo fino in fondo. L’Ancona Matelica? Per quanto riguarda i valori, credo che dopo 38 partite la classifica restituisca chiaramente la forza di ciascuna squadra. Detto questo, noi abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, non siamo mai partiti battuti. Ci prendiamo qualche ora per goderci il risultato di oggi e poi inizieremo a pensare all’Ancona, consapevoli che avremo un solo risultato a disposizione per passare il turno: vincere“.
Grande gioia ma anche forti emozioni in sala stampa. Specie quando a Canzi viene chiesto a chi intende dedicare questo traguardo: “Lo dedico a mia moglie, ai miei figli e ai miei anziani genitori che vedo poco. Ho la fortuna di fare un lavoro che adoro, però – e sono attimi di forte commozione per il tecnico – quando mi fermo a riflettere mi rendo conto di quante rinunce abbia dovuto fare la famiglia“. Ora due giorni di riposo, poi martedì si riparte con grande entusiasmo e con una soglia di concentrazione da portare gradualmente sui livelli congrui all’appuntamento che attende i bianchi: “Staccare la testa sarà utile perché il recupero è importante tanto quanto l’allenamento. Quanto alla tensione, ci sono una Società, uno staff e un gruppo di giocatori che sanno prepararsi al meglio per ogni sfida“.