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Penna in Trasferta – Ferrero: “Mazzarri stratega, ma monotematico”

Per la nostra rubrica Penna in Trasferta, chiediamo a un collega “avversario” di presentare Torino-Cagliari: parola a Stefano Ferrero, giornalista già di Torino Channel ed opinionista sul mondo granata

Quanto e come Mazzarri e Juric sono riusciti a incidere sulle rispettive squadre in questa stagione?

Hanno inciso tantissimo entrambi. So come lavora Mazzarri e sono a conoscenza dei problemi iniziali che ha trovato: è riuscito a cambiare le cose dal punto di vista tattico. Juric ha trovato uno scenario in cui non funzionava nulla, dando un gioco più offensivo e spettacolare. Due scelte giuste“.

Cagliari in serie positiva da quattro match, Torino senza vittorie da quattro turni: prevedi equilibrio per la partita di domani?

Sì, prevedo molto equilibrio e una bella gara. Mazzarri è un grande stratega e possa fare il lavoro che ha fatto Zanetti con il Venezia contro il Torino, per imbrigliare i granata e Juric proverà a evitare le trappole. Il tecnico toscano ha il difetto di essere forse un po’ monotematico“.

Quali reputi i punti di forza e aspetti più deboli delle avversarie, in base al rendimento recente?

I rossoblù hanno il citato Mazzarri, che però a Torino non era amatissimo in quanto poco divertente con il suo gioco. João Pedro è un giocatore di cui sono innamorato e sai che da un momento dall’altro può risolvere la partita. Dalla parte granata metto il gioco offensivo come punto di forza e Bremer come sorpresa positiva. La trequarti vede Brekalo, bravo ma discontinuo: senza Praet in mediana, un gran giocatore, la squadra ne ha risentito. Linetty può trovarsi spaesato in base alla posizione in cui viene utilizzato“.

Dovendoti sbilanciare per fare una previsione di classifica, quali sono gli obiettivi alla portata delle due contendenti?

Il Cagliari deve pensare a raggiungere una salvezza che si preannuncia difficile, perché le concorrenti sono agguerrite. Anche il Genoa, con il nuovo allenatore Blessin, è un’incognita che può dar fastidio a chiunque. Situazione molto complessa in fondo alla classifica, che richiede concretezza e concentrazione. Per il Torino, nessun obiettivo se non quello di costruire per la prossima stagione: per capire ciò che possa servire davvero allo scopo di riconquistare una dimensione europea“.

 

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