L’ex attaccante del Cagliari Federico Melchiorri, oggi in forza alla SPAL, è intervenuto durante la trasmissione “Il Cagliari in Diretta” su Radiolina
“Il mio ricordo di Cagliari è fantastico, sono rimasto molto legato e ho lasciato un pezzo di cuore. A Ferrara ho fatto subito amicizia con Marco Mancosu, non a caso. Il ricordo più bello è il gol alla Sampdoria, al rientro dopo il primo infortunio al ginocchio: l’affetto dei compagni, l’importanza di quel momento, lo stadio che impazzisce… Da brividi“.
“La ricaduta della lesione non mi ha visto purtroppo ritornare su determinati livelli e ne sono stato molto dispiaciuto. Cagliari è l’unica città in cui avrei desiderato davvero trasferirmi, nel caso gli eventi fossero stati diversi. Torno in Sardegna d’estate, in vacanza: mi piacerebbe tornare da avversario, ma devo prima riconquistare la categoria!“.
“Pavoletti è un campione, ha aumentato il tasso di personalità della squadra fin da quando è arrivato. Ha avuto un miglioramento continuo negli ultimi anni: per me merita la Nazionale. João Pedro? Ragazzo serio e grande professionista di qualità, le doti c’erano già. Sono molto felice e orgoglioso per i traguardi che sta raggiungendo, ha stupito anche me“.
“Ho provato a mantenere la Serie A, però il ginocchio non mi ha aiutato in questo. Gli infortuni seri ti colpiscono nel fisico e nella testa. Si rischia di perdere fiducia in sé stessi. Ora sto bene e spero di portare fino in fondo questo campionato. Rimpianti? Cagliari, ovviamente, per quello che è accaduto. Però è inutile rimuginare, preferisco lottare per raggiungere sempre qualcosa“.
“Quando arrivai a Cagliari vissi una giornata che resta impressa nella memoria. Per un giocatore non sardo, una piazza affascinante: quasi un mondo a sé. Uno dei periodi più belli della mia vita, sicuramente il migliore della carriera. Seguo sempre la squadra rossoblù. Un’annata difficile, con un girone d’andata un po’ barcollante. Persi troppi punti, però il Cagliari sta ingranando bene nel 2022. Auguro il meglio“.
“Ho due figlie, Ginevra e Costanza. Faccio fatica a sentire gli ex compagni, una pecca mia perché tendo a frequentare di più le persone fuori dal calcio“.