Le ordinanze delle autorità locali che avevano messo in isolamento le due squadre sono cancellate. I giocatori possono rompere l’isolamento, allenarsi e giocare
La Lega Serie A ha vinto il braccio di ferro con le Asl. Almeno a Udine e Torino: il Tar del Friuli e quello del Piemonte hanno dinfatti ato ragione al ricorso presentato dai legali della confindustria del pallone, contro l’isolamento di Udinese e Torino. Le ordinanze delle autorità locali che avevano messo in quarantena le due squadre sono cancellate. Vuol dire che i giocatori possono rompere l’isolamento e allenarsi e quindi giocare. In questo modo, Torino-Fiorentina e Udinese-Atalanta si dovrebbero COSì svolgere regolarmente domani, Va ricordato che, da protocollo, però chi ha 13 calciatori, compresi i Primavera, deve giocare. Resta possibile lo slittamento a lunedì, per dar modo ai club di organizzarsi. Ma a questo punto (ricorda repubblica.it) i vincoli che avevano impedito alle due squadre di giocare giovedì scorso sono crollati.
NO AL BOLOGNA IN CAMPO A CAGLIARI. La decisione del Tar dell’Emilia Romagan invece porta al creare pesantissimo, che fissa dei nuovi criteri nell’isolamento dei calciatori. Infatti le ASL potranno applicare la quarantena solo a chi non ha ancora la terza dose. È il caso del Bologna (8 positivi e allenamenti individuali da casa), unico ricorso che infatti la Lega Serie A ha perso. Perché i calciatori di Mihajlovic riceveranno il booster soltanto lunedì e fino a quel momento non potranno neanche allenarsi. Niente protocollo quindi per la squadra bolognese e rinvio del match contro il Cagliari.
IL COMUNICATO DELLA LEGA CALCIO. “La Lega Serie A esprime la massima soddisfazione per le pronunce giurisdizionali dei diversi Tar (Piemonte, Friuli-Venezia Giulia e Campania) che hanno riconosciuto la validità dei ricorsi contro i provvedimenti delle Asl che avevano impedito ad alcune formazioni di A la prosecuzione della propria attività sportiva. Queste decisioni fanno ben sperare, come ribadito più volte nei giorni scorsi, che si possa arrivare in breve tempo a uniformare gli interventi delle Asl territoriali nel rispetto della legge e dei protocolli sportivi”