Numero uno del Cagliari di Claudio Ranieri (e non solo), apprezzato tanto da meritare la chiamata del Milan, Mario Ielpo oggi è un affermato avvocato e ricorda il passato tra i pali
LEGGE. Tutti i protagonisti del Cagliari dell’era Ranieri, quelli che a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 portarono la squadra rossoblù dalla C1 all’Europa, sono tuttora amatissimi dai tifosi. Tra questi ovviamente Mario Ielpo, il “portierone” di quel Cagliari. Una parabola diversa dal solito per lui, nel post calcio, costruita già durante i voli da un palo all’altro della Serie A. “Mi laureai a La Sapienza in Giurisprudenza già a 26 anni, durante la militanza in Sardegna, con un figlio già nato e il servizio militare ancora da fare“.
GIOIE. Ielpo diede l’esame di Stato poi nel 1993, quando ancora vestiva i colori del club isolano e poi il praticantato. A 35 anni l’inizio della professione legale a Milano, dove era stato per qualche anno il dodicesimo di Sebastiano Rossi nel Milan. Ma le gioie più grandi in carriera sono state “l’aver portato il Cagliari dalla C1 in Coppa UEFA e la Champions League vinta contro il Barcellona ad Atene“. Oggi è un avvocato civilista e la figlia Elisa, 29 anni, ha seguito le sue orme confermando la storica tradizione forense della famiglia Ielpo.
(Fonte: Sportweek, magazine de La Gazzetta dello Sport)