La sfida del Penzo, che ha chiuso l’ottava giornata, decisa dalla rete di Aramu nel primo tempo. Tre punti d’oro per i lagunari
È pesante il secondo successo stagionale del Venezia, più dell’1-0 finale. Intanto perchè gli uomini di Zanetti si portano a quota 8, ma anche perchè rallentano la corsa di una Fiorentina di Italiano, ambiziosa. I veneti non vincevano in casa in Serie A dal 2002. La vittima fu propio la squadra viola.
COLPO LAGUNARE. Le due squadre si fronteggiano senza alcun timore reverenziale, anche se il match non decolla nella prima fase. Infatti la prima vera offensiva arriva quando il cronometro è al minuto 22, con l’ex Sampdoria Romero (all’esordio in campionato dopo essersi svincolato dal Mancheter United) che smanaccia il pallone calciato da Bonaventura con la punta delle dita. A tenere il pallino del gioco sono i toscani, i quali però vanno sotto al 36’ sul vantaggio siglato al termine di un contropiede da Aramu, che insacca a porta spalancata un pallone fatto arrivare da Henry. Rapido controllo Var di Giacomelli che conferma la regolarità della siglatura. Reazione dei viola latita e i lagunari vanno all’intervallo avanti.
La seconda frazione nessuna azione degna di nota per oltre un quarto d’ora di gioco. Italiano opta per due cambi al 12’, inserendo Torreira (punizione calciata fuori al 18’) e Gonzalez per Ambarat e Callejon. I padroni di casa danno l’impressione di avere la partita in controllo, anche perché gli avversarsi attaccano in modo confusionario. Duncan però al 29’ fa venire in brividi con una sassata dalla distanza. Fiorentina in dieci, per l’espulsione di Sottil (32’) per una brutta entrata su Okereke. Il viola salterà il match di domenica contro il suo ex Cagliari. L’arbitro Massimi di Termoli (35’) sta per espellere Terracciano, ma ferma il gioco per posizione irregolare di Aramu. Non molla fino alla fine l’undici toscano, che sfiora con Vlahovic al 47′ il pareggio con Romero immobile. Altro intervento del portiere su Biraghi un minuto dopo. Fondamentale per la vittoria del Venezia, che prima del fischio finale sciupa il 2-0 in contropiede, profittando del fatto che Terracciano si era portato in area avversaria.
