
Il collega del quotidiano, che segue giornalmente la squadra lagunare, ci presenta l’avversario che domani affronterà i rossoblù alla Unipol Domus
Cagliari alla ricerca della vittoria che (come ha detto oggi Mazzarri in conferenza stampa) può fare uscire i grilli dalla tasta, Venezia in cerca di continuità. Si è tutti consapevoli, dai giocatori ai tifosi e società, passando per la stampa, quanto sia importante la gara di domani alle 20.45 alla Unipol Domus contro i veneti, anticipo della settima giornata della Serie A 2021/2022. A presentare i lagunari, il collega de La Nuova Venezia Alessandro Ragazzo. Ecco cosa ci ha raccontato:
Il Venezia conferma che in questa Serie può avere un ruolo. Inoltre sta iniziando ad avere continuità. Cosa sta dando Zanetti?
Il mister sta dando solidità e compattezza a una squadra nuova e che si sta adattando alla Serie A. L’allenatore è stato bravo a cambiare in corsa dopo le sconfitte di Napoli e Udine, riproponendo la formazione in gran parte base dello scorso anno, aggiungendo un po’ alla volta gli ultimi arrivati. Ovviamente è un Venezia diverso a pochi mesi fa, perché in Serie B era più abituato a fare gioco, che è stata la vera forza della promozione, ora deve imparare anche a difendersi e a stringere i denti.
Il tecnico, cercato da altri club in estate, ha sposato il progetto Venezia con un lungo contratto. Uomo con idee molto chiare. Potrà diventare un grande a tuo avviso?
Per me è un allenatore destinato ad avere un ottimo futuro. Il Venezia crede in lui, avendo un contratto sino al 2025, ma qui c’è un progetto a lunga scadenza e di cui Zanetti si sente ed è parte. Ma gli anni a venire sono dalla sua parte, perché è giovane e sa mettere bene la squadra in campo.
Quanto ha inciso sull’avvio di stagione giocare lontano dal Penzo?
In realtà il Venezia, come da calendario, ha fatto le prime tre gare in trasferta e poi ha debuttato in casa contro lo Spezia. Ha inciso più il calendario: in sei partite, gli arancioneroverdi hanno già affrontato Napoli, Udinese e Milan in trasferta, oltre al Torino che sembra diverso da quello delle precedenti stagioni. Per ora al Venezia manca il punto contro lo Spezia, poi ha fatto quello che doveva fare.
Col Torino è arrivato un punto in classifica. Si è segnato, ma il problema gol resta importante.
Intanto il Torino è una buona squadra, il pareggio non è da buttare, considerato che è pure arrivato in rimonta, seppur su rigore. Il tema attacco tiene banco da mesi, perché anche lo scorso anno il Venezia macinava gioco ma poi in area era poco incisivo. In questo avvio il difetto sembra non essere stato eliminato e Zanetti ha detto chiaro che bisogna essere più cattivi sotto porta. Henry è ancora indietro di condizione dopo aver fatto bene a Empoli, Okereke ha entusiasmo, si muove molto, dà vivacità al reparto ma deve essere più smaliziato.
Ti ha sorpreso il cambio in panchina e il momento del Cagliari?
Un esonero dopo tre giornate è sempre una sorpresa, non fosse altro perché bisognerebbe dare tempo al tecnico di formare la squadra. Credo che ci fossero altri problemi dietro alla decisione della società. Ragion per cui la situazione dei rossoblù mi sorprende: due punti e senza vittorie dopo sei giornate sono davvero pochi. Qualcosa in più tra Empoli, Genoa e Spezia, tutte in casa, avrebbe dovuto raccogliere. Ma Mazzarri è un tecnico esperto, di temperamento e credo che possa essere in grado di far uscire la squadra da questo brutto inizio.
