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Nainggolan: “Cagliari, favola chiusa male. Rifarei tutto”

Radja Nainggolan è intervenuto nella trasmissione “Il Cagliari in diretta” su Radiolina: il suo racconto della fine del rapporto con il club rossoblù

Mi sto riorganizzando la vita, un trasloco da un altro Paese dopo tanti anni non è semplice. In Italia sono diventato uomo, lasciai il Belgio a 16 anni e ci torno oggi in una situazione completamente diversa“.

Sono stato accolto molto bene ad Anversa. C’è stato un piccolo malcontento tra i tifosi perché ho giocato nel club rivale della città, ma non c’è problema. Avrei voluto finire la carriera a Cagliari, non mi è stata data questa possibilità. Dovendo scegliere tra la Turchia e il Belgio, ho preferito Anversa. Negli ultimi anni ho rinunciato a tanti soldi per vestire la maglia del Cagliari: gli accordi verbali erano di tornare momentaneamente all’Inter per tornare in Sardegna. Non sono state rispettate le parole iniziali“.

Con Giulini non mi sono più sentito da allora, ma un messaggio del ds Capozucca mi ha lasciato l’amaro in bocca perché mi ha ringraziato della mia professionalità dimostrata nella vicenda. A Giulini ho detto, considerando il mio contratto pesante, che avrei accettato la loro offerta minore. Ma quando mi è stata proposta quasi la metà della cifra, le strade si sono divise“.

Un ritorno in futuro? Sono uno che dopo un fatto del genere non torna sui suoi passi. Sento i miei ex compagni, ho sentito oggi João Pedro e Ceppitelli. Pure Keita Baldé che è appena arrivato a Cagliari“.

I miei ritorni a Cagliari sembravano come il coronamento di una favola a lieto fine. Speravo che questa favola si sarebbe chiusa come desideravo. Purtroppo sono spesso tante chiacchiere e basta, in questo ambiente“.

Di Cagliari mi mancherà la gente, il dialogo con le persone in modo semplice e sereno“.

Non è facile riprendere a parlare nella lingua che parlavo in passato, ho ripreso ad allenarmi sotto questo aspetto anche se non sono così male! La mia carriera? Desideravo giocare e vivere bene, rifarei tutto di nuovo. Anche se le cose non sempre vanno come uno si aspetta“.

Keita Baldé è un giocatore esplosivo, forte fisicamente, che sa giocare a calcio. Un po’ matto, ha bisogno di tanta fiducia. Le sue qualità saranno fondamentali, da mixare con quelle dei giocatori già in rosa. Strootman, se sta bene, può ancora dire benissimo la sua. L’anno scorso gli chiesi di venire qui, per la qualità del lavoro e della vita di Cagliari. Parlai con Dalbert e lo spronai ad accettare il trasferimento in Sardegna, pensavo di ritornare… Ho parlato bene della società come ho sempre fatto. Io sono solamente deluso perché mi era stata data una parola, e in brevissimo tempo questa non è stata mantenuta. Tutto qui. Quando una società prima fa delle proposte economiche e poi il giorno dopo non le può mantenere, la responsabilità non può essere del calciatore“.

Mi sarei aspettato tanto di più in carriera da Pinilla e Ibarbo. Il gol più bello, senza dubbio, la bomba contro la SPAL“.

Ho la mia casa a Cagliari, tornerò sempre perché è casa mia“.

 

 

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