Il campione di Lallio, tra i protagonisti dello storico scudetto rossoblù del 1970, compie oggi 80 anni
Angelo Domenghini nasce a Lallio, in provincia di Bergamo, il 25 agosto 1941. La sua carriera inizia con la casacca dell’Atalanta, la più importante realtà calcistica della sua terra, all’alba degli anni Sessanta. Con gli orobici conquista la Coppa Italia nel 1963, tuttora unico trofeo nella storia del club, da autentico mattatore della finale: è autore di tutte e tre le reti del 3-1 al Torino. Nello stesso anno debutta in Nazionale e riceve la chiamata della Grande Inter di Herrera. Il periodo interista vede Domenghini trionfare in Italia e nel mondo, che gli consente di diventare tra i giocatori nostrani più in vista.
FASCIA. “Domingo” si specializza nel ruolo di ala destra, sfruttando dinamicità, generosità e dribbling a sostegno della propria squadra. Nel 1968 è decisivo nella prima finale del campionato europeo tra Italia e Jugoslavia quando, a pochi minuti dalla fine, insacca una punizione con una botta di destro trascinando gli azzurri alla ripetizione. Titolare anche nella finale-bis dell’Olimpico, si laurea campione continentale insieme a Gigi Riva che un anno dopo ritrova al Cagliari: scambio di mercato clamoroso… Boninsegna all’Inter, Domenghini–Gori–Poli a Cagliari, un’operazione che si rivelerà fondamentale per lo scudetto cagliaritano del 1970. Il campione bergamasco resta in Sardegna fino al 1973, collezionando 99 presenze e 18 reti in A. Auguri Domingo!